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Cronaca

Morto il giornalista e letterato Mario Vespignani, grande cultore del dialetto

Ricorda Drei: “Vespignani è stato anche un punto di riferimento per la cultura romagnola. Fin dagli anni giovanili divenne stretto collaboratore di Aldo Spallicci nella valorizzazione del dialetto, nell’organizzazione dei "Trebbi"

E' morto a 91 anni il giornalista e il letterato forlivese Mario Vespignani. La sua figura è stata ricordata in apertura del Consiglio Comunale dal sindaco Davide Drei. Vespignani, figura molto popolare in città, fu stretto collaboratore di Aldo Spallicci, corrispondente dell'Avanti nel dopoguerra e fondatore dell'ufficio stampa in Comune.

Ricorda Drei: “Vespignani è stato anche un punto di riferimento per la cultura romagnola. Fin dagli anni giovanili divenne stretto collaboratore di Aldo Spallicci nella valorizzazione del dialetto, nell’organizzazione dei "Trebbi" e nella redazione della rivista “La Piè”, oltre ad essere apprezzato come compositore di testi della moderna tradizione musicale di Romagna. Decano fra i giornalisti romagnoli, Mario cominciò a scrivere per redazioni locali e nazionali fin dai primissimi tempi del secondo dopoguerra alternando la cronaca con la saggistica, la narrativa, il teatro e la poesia, nella quale ha creato un repertorio che spazia dalla dimensione lirica alle sferzanti zirudele”.
 

“Mario Vespignani ci ha consegnato una forte testimonianza della difesa e della promozione dei valori democratici che sono alla base della Costituzione Italiana e del progetto Europeo; di quei valori di giustizia sociale e solidarietà che la tradizione popolare romagnola ha forgiato con coraggio. Alla figlia Mariangela, al fratello Giuseppe, ai nipoti Carlo e Paolo e ai familiari tutti, giungano i sentimenti di partecipazione al loro dolore da parte della Giunta, del Consiglio e dell’intera Amministrazione comunale di Forlì”.

RONDONI - "Ricordo Mario Vespignani, uomo di cultura, giornalista e comunicatore appassionato delle tradizioni popolari romagnole" afferma il politico forlivese Alessandro Rondoni. "Era impegnato nella difesa dei principi civili e democratici - continua -  è stato capo ufficio stampa del Comune di Forlì, promotore de La Pié e di testi per la valorizzazione della nostra terra. Ho avuto il piacere di conoscerlo, le sue poesie e zirudele sono state pubblicate anche su Il Momento quando ne ero il direttore e lo incontravo allora in redazione in piacevoli chiacchierate culturali dove lui raccontava fatti e storie con grande acume".

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