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Cronaca

Moschea di via Fabbretti, il comitato: "Preghiere di ramadan in barba alle norme Covid e nonostante sia un circolo privato"

"Anche a dispetto delle limitazioni imposte dalle disposizioni nazionali anticovid (zona arancione), martedì durante la preghiera serale (fino alle ore 21.45) il centro islamico ha visto la presenza contemporanea di un numero di persone intorno alle 40 unità"

Delusione e amarezza: questi sono i sentimenti che vengono espressi dal comitato di via Fabbretti-Foro Boario relativamente al centro islamico di via Fabbretti, che resta operativo seppure in una porzione molto più piccola dell'immobile che si trova in fondo alla piccola traversa di via Ravegnana. Per il comitato l'attività di culto e di preghiera non si è fermata. Critica una nota del comitato: “Sin dall’insediamento della nuova Giunta il comitato ha costantemente segnalato al sindaco Gian luca Zattini, al Vicesindaco Daniele Mezzacapo e all’Assessore con delega al centro storico Andrea Cintorino la prosecuzione dei riti religiosi di matrice islamica presso il centro AFAF (che si sono interrotti nel solo periodo di lockdown del 2020)”.

Ed ancora: “Nel settembre 2020 ci risultano svolti controlli continuativi da parte della Polizia Municipale. Nel gennaio-febbraio 2021 ci sono stati incontri tra il Comitato e il Vicesindaco Mezzacapo, alla presenza dei tecnici comunali, nel corso dei quali è emerso che l’unico locale oggi utilizzabile dalla associazione AFAF (centro islamico) dopo la sua cancellazione dal registro delle Associazioni di promozione sociale regionale è una unità di limitate dimensioni destinata a circolo privato e che in Via Fabbretti non risultano spazi e locali utilizzabili da AFAF quali luogo di culto. Ciononostante, anche a dispetto delle limitazioni imposte dalle disposizioni nazionali anticovid (zona arancione), martedì durante la preghiera serale (fino alle ore 21.45) il centro islamico ha visto la presenza contemporanea di un numero di persone intorno alle 40 unità: presenze che presumibilmente tenderanno ad aumentare nei prossimi giorni, stante l’attuale periodo di Ramadan (iniziato il 12 aprile) e nonostante la capienza dei locali, oggi ancor più limitata rispetto al passato”.

Ed ancora: “C’è da chiedersi: dato che per i locali (pubblici o privati) sono previste limitazioni di aperture, afflussi, concentrazioni di persone; dato che nelle abitazioni private non possono esserci riunioni, festeggiamenti,; dato tutto ciò, perché in un circolo privato nessuno interviene per inibire le condotte vietate? Oltre a queste valutazioni contingenti: perchè i fedeli islamici non possono radunarsi nella Moschea di Via Masetti nel rispetto delle regole? E’ stato verificato che i presenti siano effettivamente soci del circolo?”. Ed infine: “Nonostante i proclami elettorali, nella sostanza tutto resta immutato, regna quel silenzio assordante che testimonia la incapacità dei nostri amministratori (al di là della appartenenza politica) di affrontare e concretamente risolvere i problemi della città”.

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