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Cronaca

Moschea, il comitato: "E' partito il ramadan in via Fabbretti, al contrario delle promesse"

Il 5 di maggio è iniziato il mese del ramadan, quello di maggior frequentazione dei luoghi di culto islamici e l'affluenza è in crescita anche in quella di via Fabbretti

Il 5 di maggio è iniziato il mese del ramadan, quello di maggior frequentazione dei luoghi di culto islamici e l'affluenza è in crescita anche in quella di via Fabbretti, alla cui associazione che la gestisce è stato ritirato dalla Regione l'accreditamento dal registro delle associazioni di promozione sociale. Lo rileva Arnaldo Bolognesi del Comitato dei cittadini di via Fabbretti: “Ricordando che l'Assessore Mosconi nei vari question time sul tema  ha sempre fatto leva sulla legalità, dovremmo stare tranquilli nel vedere in Via Fabbretti la immediata cessazione delle condotte non conformi. Temiamo che ciò purtroppo non sarà e che, sempre in nome della ritenuta legalità, si attenderà l'esecutività del provvedimento regionale, poi si attenderanno i successivi accessi della Polizia Municipale, poi si diffiderà, poi... si vedrà. Tanto giugno arriva e il Ramadan finisce, come questa legislatura: così ci penseranno altri e dei residenti della Via Fabbretti e degli iscritti al Comitato (60 persone) chissenefrega”.

Sempre Bolognesi: “Come Comitato ODV Via Fabbretti-Foro Boario prendiamo atto che la Regione Emilia-Romagna ha emesso, dopo lunga gestazione, il provvedimento di cancellazione di AFAF dal registro regionale delle Attività di Promozione Sociale. Non poteva essere altrimenti, vista l'attività svolta nel centro-moschea, nota a tutti almeno sin dal 2014 e puntualmente relazionata dalla Polizia Municipale almeno sin dal settembre 2018”. Secondo il comitato, inoltre, con il ramadan appena iniziato il luogo di preghiera sarebbe più che mai in uso, “contrariamente alle dichiarazioni rilasciate agli organi di informazione dal responsabile AFAF già due mesi fa e contrariamente alle rassicurazioni fornite in Regione per contrastare il provvedimento di cancellazione. Nonostante a Forlì vi sia una moschea, il Ramadan continua a svolgersi in via Fabbretti, con i noti numeri di fedeli, disturbo della quiete, problemi di viabilità e di tensioni sociali, già sfociate anche quest'anno in dispute poco rassicuranti”. 

Quindi attacca il comitato: “Quale è stata la legalità finora seguita dal Comune di Forlì nel caso? In base a quale legalità è accettabile che, benchè un immobile sia risaputamente da anni utilizzato come luogo di culto al di fuori delle autorizzazioni rilasciate, non si possa superare il dato puramente formale della iscrizione nel registro delle APS? In base a quale legalità le ordinanze sindacali in astratto e in concreto adottabili non sono state emesse per gestire i fenomeni di disturbo della quiete, della viabilità, ecc., nelle oggettive condizioni dei luoghi? Accettando la monocromatica visione di legalità finora seguita dalla Amministrazione cittadina? Si è perso di vista il buon senso e l'equo contemperamento degli interessi in gioco. Saremmo lieti di essere smentiti ma, ormai conoscendo i nostri interlocutori, dobbiamo essere realisti”.

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