rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Foro Boario / Via Fabbretti Oliverotto

Col ramadan ripartono i disagi in via Fabbretti: "C'erano 280 fedeli negli spazi non più agibili per il culto"

Via Fabbretti fa un salto indietro di due anni nell'annoso problema di convivenza col centro di preghiera che si trova nella stretta strada

Ritorna il ramadan e finiscono le restrizioni anti-assembramento per il Covid. Il risultato? Via Fabbretti fa un salto indietro di due anni nell'annoso problema di convivenza col centro di preghiera che si trova nella stretta strada senza uscita traversa di via Ravegnana. A tornare a farsi sentire è il comitato di cittadini di via Fabbretti, che domenica ha contato un afflusso di 280 fedeli nel piccolo centro di preghiera in gran parte dichiarato non utilizzabile ai fini religiosi per motivi urbanistici, in quanto si utilizzava un capannone con destinazione artigianale: erano presenti contemporaneamente almeno 280 fedeli, per contenere i quali sono stati inevitabilmente utilizzati anche gli spazi urbanisticamente non fruibili a scopi religiosi, a seguito della cancellazione dell'associazione Afaf dal registro regionale delle associazioni di promozione sociale, avvenuta ormai da tempo". La cancellazione di Afaf dal registro regionale, infatti, ha fatto decadere la deroga urbanistica sulla destinazione d'uso della sede, che si è quindi di molto ristretta in quanto solo una piccola parte di circa 100 mq è consona ad attività associative e culturali.

La protesta è nei confronti del Comune: "L'amministrazione comunale era stata sensibilizzata sul fatto che la situazione in via Fabbretti viveva una sorta di calma (nemmeno totale) solo in conseguenza della emergenza sanitaria in essere, ed era stata invitata a vigilare sull’eventuale, probabile, ripetersi delle annose problematiche in via Fabbretti e ad attivarsi per prevenirle. Cessato lo stato di emergenza per motivi sanitari, in occasione del Ramadan 2022 sono ripresi gli afflussi ai quali eravamo abituati ante “Covid 19”: dopo due anni di relativa “calma sanitaria” presso il Centro Afaf di Via Fabbretti sono ripresi deflussi come al solito disordinati che per circa 15 minuti (dalle 22.00 alle 22.15 circa) hanno reso intransitabile Via Fabbretti. Il tutto senza che si sia registrato alcun controllo o accesso al sito da parte degli organi comunali a ciò deputati, benchè il periodo di Ramadan sia facilmente conoscibile.
Questa situazione era invero prevedibile, posto che da circa un anno, nonostante diverse promesse, lìAmministrazione comunale nel suo complesso si è fatta di nebbia e l'assicurazione del maggio 2021 che la “attenzione è alta” potrebbe oggi intendersi come la “attenzione salta”. Ironia a parte, mentre nella precedente amministrazione si poteva sospettare una certa “partigianeria” (in fondo, l’insediamento del centro islamico in bia Fabbretti era stato appoggiato dalla maggioranza che esprimeva quella Giunta), oggi, visti i diversi proclami elettorali, non si dovrebbe ritenere simile atteggiamento, per cui appare una inattitudine degli attuali amministratori nell’affrontare fenomeni problematici".

Ed ancora: "Beneficia di questa apparente inattitudine anche il limitrofo (al centro islamico) sito gestito dalla comunità orientale sempre per lo svolgimento di pratiche religiose, con la non apprezzabile conseguenza che alla domenica siamo tornati alla pressochè totale "anarchia" nella parte terminale di Via Fabbretti. Per i residenti e gli iscritti al Comitato Via Fabbretti-Foro Boario queste problematiche non hanno mai avuto connotazioni razzistiche né coloriture politiche: una situazione di disagio e irregolare non è né di destra né di sinistra, ma va affrontata in quanto tale. Nemmeno ci siamo mai sottratti al dialogo, laddove questo ci sia stato richiesto o ci sia stato dato ascolto. Vogliamo sperare che quelle voci, di vari esponenti oggi parte integrante della maggioranza consiliare, che in passato si sono levate in favore di una soluzione definitiva, non fossero motivate da un puro calcolo politico e oggi riprendano a farsi sentire su problematiche oggettive più e più volte denunciate. Forlì ha già una Moschea in Via Masetti: su via Fabbretti l'amministrazione non faccia “il pesce in barile”.

La replica

“L’appello lanciato dal Comitato di Cittadini di via Fabbretti relativamente all’elevato afflusso di fedeli al piccolo centro di preghiera islamico nei pressi di via Ravegnana, ci trova pronti e decisi a far sì che non si verifichino assembramenti, né comportamenti illegali”. 
Il Vicesindaco di Forlì Daniele Mezzacapo interviene a stretto giro, con una sua replica. “Ho immediatamente allertato la Polizia Locale - prosegue Mezzacapo - convocando il vicecomandante della Polizia Locale di Forlì Andrea Gualtieri e chiedendo che con tempestività vengano svolti sopralluoghi e controlli per verificare il rispetto o meno delle normative anticovid ancora in vigore e, più in generale, l’uso a fini religiosi dell’immobile secondo quanto prescrive la disciplina urbanistica”. 

Stando alle segnalazioni riportate anche dagli organi di informazione, il Comitato di cittadini di via Fabretti, che lamenta il sovraffollamento del luogo e delle adiacenze, avrebbe contato addirittura 280 persone in uno spazio molto limitato. “Tengo a sottolineare - conclude il Vicesindaco - che la nostra ferma determinazione nel chiedere immediati controlli è mirata esclusivamente a tutelare la legalità, la sicurezza e la fruibilità della via a beneficio di tutti i cittadini, a cominciare dai residenti. E’ una questione di giustizia e rispetto”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Col ramadan ripartono i disagi in via Fabbretti: "C'erano 280 fedeli negli spazi non più agibili per il culto"

ForlìToday è in caricamento