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Cronaca Foro Boario / Via Fabbretti Oliverotto

Moschea di via Fabbretti: "200 persone nelle sere di Ramadan, dal Comune un muro di gomma"

Il Ramadan ha portato al centro Afaf di via Fabbretti notevoli affluenze, sempre oltre 200 fedeli presenti contemporaneamente

Il Ramadan ha portato al centro Afaf di via Fabbretti notevoli affluenze, sempre oltre 200 fedeli presenti contemporaneamente: è la stima che viene dal comitato della strada che da anni si batte contro la presenza del luogo di culto islamico nel piccolo vicolo cieco della zona vecchia di via Ravegnana. “Come sempre, legati a queste affluenze ci sono stati i problemi di viabilità, i disagi per i residenti e gli episodi di intolleranza posti in essere”, spiega una nota del comitato. Che attacca: “Insomma, tutto scorre come prima, nonostante sul finire della scorsa consiliatura il centro AFAF non sia più una Associazione di Promozione Sociale e non ci risultino formali richieste di mutamento di destinazione d’uso dei locali”.

Avendo la Regione depennato Afaf dalla lista delle Aps, viene meno anche il beneficio della deroga alla destinazione urbanistica dell'edificio artigianale prima usato per il culto, mentre resta utilizzabile un vano accessorio di 150 mq, una superficie che secondo il comitato non è compatibile con l'afflusso al centro di cultura islamica. “Più di una sera sono stati effettuati controlli da parte della Polizia Municipale, controlli che seppur parziali (non per tutta la durata degli afflussi e dei deflussi) dovrebbero aver permesso ancora una volta di accertare presso il centro AFAF presenze di numero certamente non coerente con gli spazi disponibili per le attività sociali (attività comunque diverse dai riti religiosi), con conseguente impiego del fabbricato ad uso artigianale che (dopo la cancellazione di AFAF dal Registro regionale delle associazioni di promozione sociale – APS – avvenuta prima dell’insediamento della attuale Giunta) non risulta più essere utilizzabile in deroga alla sua destinazione urbanistica. Non si riesce a comprendere come sia possibile che oltre 200 persone possano riunirsi nei soli spazi riservati alle attività sociali, non superiori (a tutto voler concedere) a 150 metri quadrati”, sempre la nota. 

L'attacco è infine al Comune: “Contrariamente alle intese risalenti ai primi mesi dello scorso 2021, nemmeno siamo stati più convocati dalla Amministrazione comunale per un tavolo di lavoro. Al chè, per evitare di “pensare male”, si deve giungere a ritenere che ciò che ieri non era legittimo oggi lo sia. Resta  la responsabilità politica degli amministratori (di ieri e di oggi) per non avere saputo prevedere l’impatto ambientale e sociale degli insediamenti autorizzati o comunque tollerati e per non aver saputo porre rimedio alle situazioni venutesi a determinare. Ci era stato fatto intendere che la nuova Amministrazione avrebbe posto fine alle annose problematiche di Via Fabbretti, ma ciò non è ancora stato e ancora ci troviamo davanti ad un “muro di gomma”. Se l’attuale Amministrazione intende consentire una nuova Moschea in Via Fabbretti, che ora sarebbe la seconda della città, lo dica chiaramente: e soprattutto abbia la coerenza di ribadirlo durante la prossima campagna elettorale”, conclude la nota del comitato di via Fabbretti.

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