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Cronaca

Mostra su Dante a Forlì, "un'operazione di reputazione dell'Italia nel mondo dopo l'epidemia"

Dagli Uffizi arriveranno capolavori di Andrea del Castagno, Michelangelo, Pontormo, Zuccari. L'iniziativa è nell’ambito delle celebrazioni nazionali promosse dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali per l’anno 2021

Forlì avrà un ruolo centrale nelle celebrazioni dantesche del Settecentesimo anniversario della morte del Sommo Poeta, una posizione sullo scacchiere italiano della cultura che il sindaco Gian Luca Zattini ha definito "un onore", promettendo che la città si saprà far trovare all'altezza della collaborazione con un'istituzione museale così prestigiosa come gli Uffizi. E proprio la biblioteca del principale museo italiano ha ospitato l'evento di presentazione,  suggellato anche dalla presenza del presidente della Regione Stefano Bonaccini e dal sindaco di Firenze Dario Nardella.

Sulla mostra sono puntati riflettori più luminosi del solito. Ma di pari passo sembrano anche più alte le attese. L'Italia quest'anno ha sofferto di un drammatico danno di immagine dall'epidemia di Coronavirus che l'ha colpita prima e più violentemente degli altri Paesi europei. Il 2021 vuole essere l'anno del riscatto e chi, meglio di una figura universalmente riconosciuta come Dante Alighieri, nel 700° anniversario della sua morte, può segnare questa svolta riconoscibile a livello planetario? In tutto questo la grande mostra di Forlì potrebbe essere una tessera fondamentale nel mosaico delle celebrazioni. Si tratta, per dirla con le parole Eike Schmidt, direttore degli Uffizi, di un'operazione culturale “di reputazione dell'Italia nel mondo”.

VIDEO - Il direttore degli Uffizi spiega i capolavori al San Domenico

Zattini: “Grandissimo onore per Forlì”

Il primo cittadino di Forlì ha spiegato che si tratta di un “grandissimo onore rappresentare uno degli avvenimenti culturali più importanti del 2021 in onore di Dante, un appuntamento imperdibile. Per noi la Romagna rappresenta una delle patrie di Dante. Cercheremo di essere degni di questo grande onore, essere una città dantesca assieme alla due grandi, Firenze e Ravenna”. Lodi anche da Stefano Bonaccini, presidente della Regione: "E' una straordinaria occasione per Forlì, una città che negli ultimi anni ha cercato l'abbinamento con la cultura per diventare città turistica, quando non lo era mai stata, con il particolare ruolo che la Fondazione Carisp ha voluto da protagonista regalare alla città". Per Bonaccini, l'anno porssimo "Firenze e Ravenna avranno passaggi continui lungo un itinerario che vede la presenza anche di Forlì, itinerari che saranno un'occasione per rilanciare il turismo".

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La mostra ‘Dante. La visione dell’arte’

L'evento si terrà dal 12 marzo al 14 luglio nei musei San Domenico. Dagli Uffizi arriveranno capolavori di Andrea del Castagno, Michelangelo, Pontormo, Zuccari. Nell’ambito delle celebrazioni nazionali dei settecento anni dalla morte di Dante Alighieri, promosse dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali per l’anno 2021, le Gallerie degli Uffizi e la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì realizzeranno la grande mostra ‘Dante. La visione dell’arte’. Frutto di un sodalizio di lunga data tra la Fondazione romagnola e le Gallerie degli Uffizi, la mostra non è solo occasione per celebrare l’anniversario dantesco:. Il progetto nasce da un’idea di Eike Schmidt, Direttore delle Gallerie degli Uffizi, e di Gianfranco Brunelli, Direttore delle grandi mostre della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì. I curatori della mostra sono il Professor Antonio Paolucci e il Professor Fernando Mazzocca. 

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Forlì baricentro delle terre di Dante

La scelta di Forlì, come scenario dell’esposizione, è parte di una strategia complessiva di valorizzazione di un luogo e di un territorio che non costituisce solo un ponte naturale tra Toscana  e Romagna. Forlì è città dantesca. A Forlì Dante trovò rifugio, lasciata Arezzo, nell’autunno del 1302, rimanendo per oltre un anno presso gli Ordelaffi, signori ghibellini della città. La qualità ben nota delle grandi mostre forlivesi - questa è la sedicesima – testimonia una passione profonda per l’arte e un approccio di ampio respiro ai temi trattati. In questa occasione si è messa in atto una collaborazione preziosa e senza precedenti: quella delle Gallerie degli Uffizi, che concederanno in prestito molte loro opere, tra le quali alcuni celebri capolavori dalle loro collezioni.

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Le opere annunciate

Per la mostra, arriveranno da Firenze nella città romagnola il ritratto dell’Alighieri e quello di “Farinata degli Uberti” di Andrea del Castagno, di solito non visibili in Galleria poiché si trovano negli spazi della chiesa di San Pier Scheraggio, inclusa nell’edificio degli Uffizi ma non accessibile al pubblico: proprio in quello spazio si riuniva il Consiglio di cui faceva parte anche Dante. Nell’esposizione forlivese si vedrà anche un altro ritratto di Dante, in questo caso dipinto da Cristofano dell’Altissimo per la serie commissionata da Cosimo I de’ Medici dedicata agli uomini illustri. Ci sarà la “Cacciata dal Paradiso terrestre” di Pontormo e persino undisegno di Michelangelo che ritrae un dannato nell’Inferno della Divina Commedia, oltre a una scelta di pregiatissimi disegni di Federico Zuccari per l’edizione cinquentesca illustrata del testo. E poi i personaggi: un busto marmoreo di Virgilio, realizzato dallo scultore settecentesco Carlo Albacini, e una delle più recenti acquisizioni delle Gallerie degli Uffizi, la tela ottocentesca del protoromantico toscano Nicola Monti intitolata ‘Francesca da Rimini all’Inferno’.

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