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Cronaca Centro Storico / Via Curte

"Forlì romana" in mostra: visibile per la prima volta il mosaico di via Curte

Una mostra per riscoprire la Forlì romana. E' in programma venerdì 8 novembre, alle 17, nella sala espositiva del Monte di Pietà, in corso Garibaldi, 37, l'inaugurazione di "Vivere a Forum Livii".

Una mostra per riscoprire la Forlì romana. E’ in programma venerdì 8 novembre, alle 17, nella sala espositiva del Monte di Pietà, in corso Garibaldi, 37, l’inaugurazione di “Vivere a Forum Livii”. Promossa da Fondazione Cassa dei Risparmi, Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna, Fondazione RavennAntica e Casa Editrice Ante Quem, l’esposizione, che resterà in loco sino al 12 gennaio 2014, ha tutte le carte in regola per riaprire un’importante finestra sui misteri della “civis romana”.

Anche se studi recenti ipotizzano un’origine etrusca, sin dalle elementari si insegna che Forlì è stata fondata nel 188 a.C. da Caio Livio Salinatore, figlio del console Marco Livio Salinatore, che nel 207 a.C. sconfisse i cartaginesi nella battaglia del Metauro. “La Fondazione – dichiara il consigliere anziano Fabrizio Fornasari – è orgogliosa di ospitare questa mostra, che ridesterà sicuramente interesse per il nostro passato remoto”. Di Forlì romana non si sa e non rimane molto. Ma è una lacuna che si spiega facilmente: “Il ‘castrum’ originario – dichiara Chiara Guarnieri della Soprintendenza di Bologna – era posto all’altezza dell’attuale piazzetta Melozzo, in pratica fra due fiumi che nei secoli hanno depositato materiale seppellendo il tutto sotto metri e metri di terra”.

L'allestimento della mostra "Vivere a Forum Livii"

Un’indagine archeologica ad ampio raggio non è mai stata fatta. I ritrovamenti più importanti, in particolare la “domus” di via Curte, sono casuali e frutto dell’iniziativa privata. “Nel 2004 – racconta l’archeologa – ci siamo imbattuti nella casa patrizia solo per merito di una benna che scavava per incarico di una ditta edile. I lavori furono interrotti e noi abbiamo capito di essere nel punto nevralgico della romanità forlivese”. Chiara Guarnieri coglie l’occasione per annunciare che Forlì dispone dal 1996 di una carta di potenzialità archeologica, strumento che consente di capire con buona approssimazione dove poter scavare o meno nel centro storico. Uno dei ritrovamenti più importanti di via Curte, il celebre mosaico triclinio, finora conservato nei magazzini della Pinacoteca, sarà il pezzo forte della mostra “Vivere a Forum Livii”, la prima dedicata da Forlì alle sue origini romane dalla fine degli Anni Ottanta.

Il pavimento, mai esposto al pubblico, è stato restaurato dal laboratorio di restauro di RavennAntica grazie al finanziamento della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì. “E’ un onore – dichiara il direttore di RavennAntica, Sergio Fioravanti – portare a Forlì la nostra esperienza in fatto di valorizzazione di siti archeologici. A Ravenna stiamo completando l’allestimento del Museo di Classe nell’ex zuccherificio Eridania (coevo di quello di Forlì, che persiste nello stato di abbandono da ben 40 anni, n.d.r.). Chissà che da questa trasferta forlivese non scaturisca un circuito congiunto, in grado di unire turisticamente le due città”. La mostra affronterà due temi. Il primo riguarda la storia urbana di Forlì in età romana e in particolare delle domus, il secondo è volto ad approfondire i diversi aspetti della vita quotidiana attraverso i materiali emersi con l’indagine archeologica. Una delle novità più attese di “Vivere a Forum Livii”, saranno i trenta laboratori per le scuole, in cui frotte di alunni impareranno a fare mosaici, restaurare reperti e persino a preparare una cena romana. Alle prime 10 classi che si prenoteranno, l’attività didattica sarà offerta gratuitamente dagli sponsor dell’evento. Il catalogo della mostra “Vivere a Forum Livii” è pubblicato dalla Casa Editrice “Ante Quem” e sarà presentato il 21 dicembre prossimo, nell’auditorium Cassa dei Risparmi di via Biondo.

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