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Cronaca

Piero della Francesca, non solo cultura: si punta su enogastronomia e benessere

Un'occasione per imprenditori locali da non lasciarsi sfuggire per promuovere il turismo nel territorio forlivese, valorizzando le innumerevoli esperienze che si possono vivere nella nostra terra.

Inaugura venerdì, alla presenza del ministro Maria Elena Boschi, la mostra dei Musei San Domenico “Piero Della Francesca. Indagine di un mito”, una nuova scommessa per Forlì che si presume attirerà moltissimi visitatori (già oltre 30mila le visite prenotate). Un'occasione per imprenditori locali da non lasciarsi sfuggire per promuovere il turismo nel territorio forlivese, valorizzando le innumerevoli esperienze che si possono vivere nella nostra terra. “La mostra – si esperime in merito Alberto Zattini, presidente di Confcommericio - risulta utile per continuare la promozione del territorio: fa da traino per percorsi storico artistici che riguardano ad esempio Palazzo Romagnoli sito vicino ai Musei San Domenico, che, oltre ad essere uno splendido esempio dell'architettura dell'800, ospita le collezioni civiche del Novecento".

Palazzo Romagnoli insieme all'abbazia di San Mercuriale con il campanile, il Duomo e la chiesa della Santissima Trinità costituiscono solo alcuni dei siti visitabili a piedi uscendo dalla mostra del San Domenico. All'interno di Palazzo Romagnoli sono visitabili alcune collezioni di quadri e opere e la prima domenica di ogni mese l'ingresso è gratuito per tutti. Oltre al percorso storico artistico offerto dalla città è imprescindibile puntare sul turismo e sull'enogastronomia, coi sapori della Romagna che da sempre attirano palati di tutte le età e le provenienze.

“La cultura del benessere è nel Dna di Forlì – continua Zattini -  per cui il turismo è stato valorizzato grazie alla creazione di pacchetti che, insieme all'ingresso in mostra, offrono la possibilità di pernottare in luoghi dislocati in tutta la nostra provincia come ad esempio il Grand Hotel Terme a Castrocaro, o una visita al parco delle Foreste Casentinesi; per citare alcune delle opportunità, in modo tale che i visitatori si fermino uno, due o anche tre giorni. Per quanto riguarda l'enogastronomia in zona sono presenti molte eccellenze come Eataly, Corte San Ruffillo, Casa Artusi e molti altri che siamo certi verranno ancor di più frequentate durante il periodo della mostra”. “Gli imprenditori devono capire l'importanza di questi eventi – conclude Zattini - molto ancora c'è da fare ma si è cambiato modo di pensare. Solleciteremo l'apertura degli esercizi commerciali durante week end dato, momento in cui durante la mostra di Steve Mc Curry c'erano fila di migliaia persone all'ingresso”. 

ALTRE PROPOSTE - La mostra costituisce un'opportunità per creare una sinergia tra le varie regioni che ospitano la storia dell'artista: Toscana, Emilia Romagna, Umbria e Marche. Il progetto “Terre di Piero Della Francesca” che vede l'adesione di 26 le realtà imprenditoriali (Consorzi, club di prodotto, singoli alberghi, agriturismi), selezionate secondo uno specifico disciplinare, ha sviluppato pacchetti soggiorno interregionali sulle tracce del Maestro rinascimentale della prospettiva pittorica. Ben 34 le proposte di soggiorno presentate, che non si rivolgono esclusivamente al turista amante della pittura, ma abbracciano anche altri interessi, come ad esempio la musica classica, l’enogastronomia e il trekking. All'interno di questi pacchetti viene aggiunta la possibilità di visitare la mostra dei Musei San Domenico.

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