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Cronaca

La grande moda che si riflette nell'arte: svelato il titolo della prossima grande mostra del San Domenico

Come da tradizione l'anteprima nazionale della mostra 2023 di Forlì, è presentata a Milano Marittima in piena estate

E' stato ufficialmente annunciato il prossimo tema della grande mostra al San Domenico. Come da tradizione l'anteprima nazionale della mostra 2023 di Forlì, è presentata venerdì sera a Milano Marittima in piena estate. L'evento artistico organizzato dalla Fondazione Cassa Dei Risparmi di Forlì, in collaborazione con il Comune di Forlì, nell'ambito della manifestazione culturale “Cervia, la spiaggia ama il libro” vede così il titolo del prossimo appuntamento culturale. Si tratta dell' “Arte della moda”, in programma nel museo forlivese dal 4 marzo al 2 luglio 2023. Lo ha illustrato il direttore per le Grandi mostre Gianfranco Brunelli.

Dopo la mostra su Dante e l'ultima sulla Maddalena, che aveva forti richiami religiosi anche se analizzava una figura così intrisa di spiritualità nella sua evoluzione nella storia dell'arte fino a diventare figura non solo del credo, ora è proprio il caso di dire che si passa dal sacro al profano. Recita la presentazione del progetto scientifico: “La moda dipinta, ritratta, scolpita, realizzata dai grandi artisti. L’abito che modella, nasconde, dissimula e promette il corpo. L’abito come segno di potere, di ricchezza, di riconoscimento, di protesta. Come cifra distintiva di uno stato sociale o identificativa di una generazione. La moda come opera e comportamento. L’arte come racconto e come sentimento del tempo”.

“La sintesi tra opera d’arte e moda l’ha ben definita Oscar Wilde: «O si è un’opera d’arte o la si indossa». Come in uno specchio, l’esposizione forlivese del 2023 mette a confronto la grande arte e la grande moda. Dal Re Sole alla Pop Art. Dall’Ancien Régime al secondo Novecento. Se il legame tra abito e ruolo sociale è proprio di tutte le civiltà organizzate, il principio di cambiamento costante della moda è l’effetto di un lungo processo storico e segna l’avvio della modernità. Mostrare i segni della ricchezza e del potere, far vedere ed essere visti: assume con l’Ancien Régime un significato programmatico e comunicativo. La moda si colloca al centro del potere e della sua comunicazione. Al centro della società e dei suoi segni simbolici. Essa oscilla tra innovazione e imitazione, orientamento al nuovo e immediata comunicabilità come qualcosa di socialmente approvato. Nel rinnovarsi deve comunicarsi, nel farlo si consuma”.

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