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L'iniziativa

Musica e storie fanno incontrare due generazioni: i nonni della Cava 're-attivi' grazie ai bimbi della Materna di Villanova

“Da circa quattro anni – dichiara Daniela Drei, responsabile del circolo aggregativo intergenerazionale S. Anna della Cava - collaboriamo con la scuola Materna Maria Bambina di Villanova, progettando percorsi mirati in base al periodo"

Sarà una ensemble canora fra alcuni ospiti della Casa dei Nonni della Cava e i bimbi della Scuola dell’Infanzia “Maria Bambina” di Villanova, a sancire, giovedì alle 17, nel giardino della Materna, la conclusione stagionale delle due attività, facenti parte dell’Unità Pastorale Castiglione – Cava – Villagrappa Villanova coordinata dal parroco don Davide Brighi. “Da circa quattro anni – dichiara Daniela Drei, responsabile del circolo aggregativo intergenerazionale S. Anna della Cava - collaboriamo con la scuola Materna Maria Bambina di Villanova, progettando percorsi mirati in base al periodo. Quest’anno alcuni nonni hanno saputo riproporre delle canzoni della loro giovinezza, attraverso le quali, grazie alla creatività di Paolo Baccarini, sono poi arrivati ad una nuova composizione, condivisa con i bambini dei 5 anni della Scuola dell’Infanzia”.

Scopo del progetto Nonni re-attivi è stato quello di far incontrare due mondi differenti attraverso una comunicazione fatta di racconti e storie, dove la musica ha fatto da collante. “Paolo Baccarini – continua Daniela Drei - ha diretto i due gruppi prima separatamente e poi insieme, riuscendo a far emergere la ricchezza e bellezza che ogni fase dell’esistenza possiede quando viene vissuta in modo comunitario”. “I bambini dei 5 anni - interviene Tania Valmori, direttrice della scuola dell’Infanzia Maria Bambina - hanno accolto con entusiasmo la figura di Paolo, che ha portato la novità di poter sperimentare e far conoscere giochi, ritmi, movimenti e strumenti musicali attraverso la modalità del canto e del racconto. I bambini vedono la musica in tutto, per loro l’approccio è dato dal suono”.

La cosa sorprendente è stata l’unione dei due gruppi: nonni e bambini si sono accolti, portando in scena un racconto musicato, che ha permesso di condividere il vissuto di ciascuno. “E’ sempre una gioia per i nostri nonni fare attività con i bimbi – riprende Daniela Drei - perché vengono stimolati dalla loro vivacità fino a suscitare sentimenti di tenerezza. Crediamo che questa esperienza sia stata molto arricchente per entrambi, e possiamo dire di aver sperimentato la ricchezza che si respira nell’incontro tra le generazioni, come tanto ha sottolineato Papa Francesco nelle sue udienze del mercoledì, e in preparazione alle II festa mondiale dei nonni del 24 luglio prossimo”.

La “Casa dei Nonni” è nata alcuni anni fa dall'esperienza di condivisione dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII e della parrocchia della Cava con persone anziane, per rispondere al bisogno sempre più urgente di contrastare la solitudine della terza età, soprattutto nelle persone non autosufficienti. Il tratto saliente della Casa dei Nonni, frequentata quotidianamente da una ventina di anziani, è l’intergenerazionalità, cioè la possibilità di essere visitata anche da altre persone, in particolare giovani e bambini.

“E’ proprio per questo – precisa Daniela - che ogni anno riusciamo a progettare delle attività insieme alle materne della zona”. Il rapporto che si instaura tra nonni e bambini è molto particolare e può essere definito una relazione tra  nonni e nipoti: “A nostro avviso tutti gli anziani hanno la vocazione dell’essere nonno, anche se non lo sono in modo naturale. Si crea un empatia naturale, i bambini sono molto sereni con loro, e i nonni esprimono molto affetto e comprensione nei confronti dei piccoli”. L’auspicio finale di Daniela Drei è che interazioni di questo tipo possano diventare prassi comune nel nostro territorio, “perché lo scambio intergenerazionale è essenziale per una crescita ed un mantenimento della socialità in ogni età della vita”. 

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