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Cronaca

Natale, festivi e prefestivi diventeranno "zona rossa": in arrivo la stretta del governo

E' l'orientamento che emerge dal vertice dal vertice del premier Giuseppe Conte con i capi delegazione di maggioranza e il ministro Francesco Boccia

Nuova stretta dal 24 dicembre al 6 gennaio, vale a dire per le festività di Natale, Capodanno ed Epifania, con l'Italia che diventerà un'unica "Zona rossa" nei giorni festivi e prefestivi e "arancione" in quelli lavorativi. E' l'orientamento che emerge dal vertice dal vertice del premier Giuseppe Conte con i capi delegazione di maggioranza e il ministro Francesco Boccia. Alla cabina di regia ha partecipato anche Michele de Pascale, sindaco di Ravenna e presidente dell'Upi, l'Unione delle Province italiane, il quale ha chiarito che "pubblici esercizi e bar saranno chiusi per tutta la durata delle feste, escluso l'asporto".

Inoltre, "i negozi, esclusi i generi essenziali, saranno aperti solo nei giorni arancioni”. E conclude, non senza polemica: "In questi pochi giorni ci sarà un'affluenza ancora maggiore nei negozi, quindi non ci si stupisca se in quei giorni ci sarà più gente che passeggia". E infine: “Faccio un grande invito a utilizzare l'asporto e la consegna a domicilio”. Nel periodo delle festività si potrà uscire dal territorio dei piccoli Comuni sotto i 5mila abitanti entro un raggio di 30 chilometri, ma non ci si potrà muovere per andare nei Comuni capoluogo, anche se si trovano entro un raggio di 30 km. E' la decisione che il governo avrebbe comunicato alle Regioni.

C'è poi la cosiddetta deroga "nei due commensali": a quanto si apprende da fonti di governo, nelle misure restrittive che verranno messe in campo per le festività natalizie. Nell'ambito della zona rossa e arancione - quindi fermo restando il divieto di spostamento tra le Regioni - sarà consentito, sia nelle giornate "rosse" che in quelle "arancioni" a massimo due non conviventi di effettuare visite nelle abitazioni private. Dalla deroga non sono conteggiati gli under 14, i cui spostamenti saranno quindi consentiti.

"Se non combattiamo la pandemia sanitaria rischiamo di non poterci permettere la ripartenza, nelle forme e nei tempi adeguati", mette in chiaro il presidente dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. Per quanto riguarda le misure per il Natale "tra le Regioni c'erano posizioni simili, se non coincidenti: serviva una stretta", sottolinea Bonaccini. "Quello che e' importante e' che si dia un messaggio al paese in fretta, bene che questa sera ci sia il Consiglio dei ministri che decida. Stanno arrivando i giorni di vacanza, di festivita' e bisogna che gli italiani abbiano certezze". Inoltre, altro richiamo arrivato dalle Regioni, "serve uniformita' per evitare messaggi al paese troppo disomogenei". Quanto all'Emilia-Romagna "ha dimezzato l'Rt nell'ultimo mese, vuol dire che la zona arancione e' servita. Abbiamo una situazione di stabilizzazione" ma non si puo' ancora dire che sia finita "dobbiamo cercare di ridurre ulteriormente la curva".

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