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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Centro storico

Vandalizzata la vetrina di Terranova. Lunghi ritardi nell’apertura: “Un’odissea, speriamo per fine aprile”

L’apertura del negozio di via delle Torri programmata per il mese di dicembre è slittata a causa di un contatore antincendio. Persa la merce invernale per 50 mila euro

La definisce “una vera e propria odissea”. E’ quella che riguarda l’apertura - o, per meglio dire, la mancata apertura - del nuovo punto vendita Terranova nella centralissima via delle Torri, nel cuore del centro storico di Forlì. Un’apertura molto attesa in città e annunciata per il 27 dicembre scorso, dopo la precedente chiusura avvenuta nel 2019

A definirla “un’odissea” è Fabio Frisoni, project manager del marchio Terranova che si occupa proprio del punto vendita di via delle Torri. Il ritorno di Terranova rappresenta una buona notizia per il commercio del centro storico che da tempo patisce la chiusura di attività commerciali con una sequela di vetrine spente in quelle che un tempo erano le vie dello shopping. Poteva essere una buona notizia, ma ancora non lo è. Perché dal mese di dicembre a oggi non si hanno certezze sulla data di apertura effettiva del negozio. Tant’è che nel frattempo, sulla vetrina, è comparsa una scritta di protesta per la mancata apertura ed è stato anche in parte strappato il nastro adesivo che, sostituito di mese in mese, indica l’inaugurazione, almeno nelle intenzioni.

Tutta colpa di un contatore. Per la precisione, il contatore dell’acqua per l’aggancio della motopompa antincendio. “Eravamo pronti dal mese di dicembre. Ma non appena siamo entrati nell’immobile, ci siamo accorti della mancanza di questo elemento e abbiamo avviato le richieste e le pratiche per gli allacci - dice Frisoni, senza nascondere una certa amarezza -. Sono venuti a montarlo la settimana scorsa e attualmente sono ancora in corso le ultime verifiche, a conclusione delle quali potremo inoltrare domanda per il rilascio delle licenze commerciali al Comune. Speriamo nell’apertura a fine mese, ma non lo possiamo dire con certezza, non dipende da noi”. 

Nel frattempo, il negozio di abbigliamento era stato allestito per la stagione invernale con capi di abbigliamento che sono stati rispediti al mittente, “con una perdita economica che si aggira sui 50 mila euro”, dice il responsabile commerciale Luca D’Olimpio. Perdita alla quale si sommano gli investimenti fatti per il restyling degli spazi, ma anche per l’arredamento e per l’impianto di illuminazione. “Abbiamo fatto tutto quello che potevamo e ora non ci resta che continuare ad aspettare il rilascio degli ultimi permessi - continua Frisoni -. Dal mese di dicembre a oggi ho aperto altri quattro punti vendita in Italia. Questa è una situazione che non mi era mai capitata”. 

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