Nei guai per le Porsche e le auto di lusso per 300mila euro: imprenditore assolto dall'accusa di aver evaso l'Iva
Era finito a processo con l'accusa di aver evaso l'Iva in un giro di affari di circa 300mila euro, di compravendite di auto di alta gamma e Porsche.
Era finito a processo con l'accusa di aver evaso l'Iva in un giro di affari di circa 300mila euro, di compravendite di auto di alta gamma e Porsche. Ma è stato assolto in primo grado, venerdì scorso, dopo una vicenda giudiziaria nata otto anni fa. E' la decisione presa dal giudice nei confronti di un imprenditore forlivese di 55 anni specializzato nelle autovetture di lusso, finito nel mirino della Procura di Forlì e della Guardia di Finanza nel lontano 2013. L'accusa, mosse all'imprenditore, era di aver messo in atto svariate operazioni sospette all'atto di importare auto di pregio dalla Germania come Porsche, Audi, Mercedes, vendute a prezzi concorrenziali.
L'accusa ipotizzava che i prezzi convenienti di vendita celassero l’evasione dell’Iva attraverso un carosello di società fantasma e prestanome, con un'evasione ipotizzata di circa 50mila euro sulle compravendite delle scattanti ed ambite vetture proposte nel lussuoso autosalone. Il processo ha visto l'esame di numerosi documenti contabili relativi all'importazione dei mezzi, ma anche di diversi testimoni tra venditori e acquirenti dei veicoli in esame.
L'udienza finale venerdì scorso quando l’imprenditore delle auto di lusso, difeso dagli avvocati Giovanni Principato ed Andrea Romagnoli, si è visto riconoscere la propria estraneità alle accuse con la sentenza di assoluzione con la formula che “il fatto non costituisce reato”, firmata dal Giudice Marco De Leva. L'accusa, rappresentata in aula dal pm Francesco Buzzi, chiedeva un anno di reclusione e la confisca somma evasa.