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Cronaca

Nelle casse del Comune ci sono 19,2 milioni liberi da spendere, arrivano soldi per manutenzioni e progetti

Manovra sui conti del Comune di Forlì, con nuovi interventi per la manutenzione ordinaria della città e nuovi progetti. A rendere possibile le spese è anche il rendiconto del bilancio 2019

Manovra sui conti del Comune di Forlì, con nuovi interventi per la manutenzione ordinaria della città e nuovi progetti. A rendere possibile le spese è anche il rendiconto del bilancio 2019, che indica un avanzo libero, e quindi soldi che si possono spendere, pari a 19,6 milioni di euro. Se n'è discusso nel consiglio comunale lunedì pomeriggio. “E' un avanzo libero molto elevato, a nostro giudizio, una cifra che denota una mancanza di prospettiva della parte politica che ha realizzato il bilancio per il 2019, ha chiesto ai cittadini dei soldi, ma non li ha usati”, è il commento che arriva da Vittorio Cicognani, assessore comunale al bilancio. Ed ancora il rappresentante della giunta Zattini: “Ho passato i primi 4 mesi della mia nomina, sentendomi dire da ogni dipendente comunale di ogni ordine e grado che non si poteva fare niente perché mancavano i soldi, ora non se si parla più di soldi, ma di progetti da fare perché la macchina comunale sa che i soldi ci sono e ci pensa la parte politica a rendergli disponibili”.

Critiche anche sulla 'riconciliazione di debiti e crediti' in pendenza con l'Unione dei Comuni (“Abbiamo già chiesto la nomina di un commissario liquidatore per i crediti del Comune di Forlì, è una figura presente nello statuto dell'unione”, precisa Cicognani). Il Comune inoltre intende superare il più possibile i mutui accessi con la formula dei derivati: “Quando furono stipulati non erano fuori legge e non lo sono adesso, ma ora fare tutto quanto è in nostro potere per recuperare se possibile della finanza”.

Il giudizio politico sul rendiconto ha accesso il dibattito, con Simone Benini (M5S) che si è detto concorde con l'assessore: “Lo abbiamo sostenuto da tempo: con 19,6 milioni di euro di avanzo libero abbiamo chiesto troppo ai cittadini, quindi o abbassiamo le tasse o, meglio, dobbiamo essere più bravi a investire”. Per Soufian Hafi Alemani, capogruppo del Pd “il rendiconto è un atto tecnico”. Ed ancora: “Guardo i dati fondamentali: è calata la pressione fiscale, il debito si è ridotto e si sono fatti investimenti per 20 milioni di euro. Nel passato ci sono state amministrazioni che hanno sofferto per trasferimenti sempre minori di organi dello Stato, hanno fatto sacrifici tenendo i conti in ordine. Se ora il Comune intende spendere questi 19,2 milioni non potremo che essere felici, puntualizzando che gran parte della spesa è consentita dalla riduzione degli interessi”. Ed aggiunge: “Non possiamo condividere certe spese come centinaia di migliaia di euro utilizzati in luminarie dei campanili, e se oggi l'amministrazione ha a disposizione queste risorse da spendere in un momento di crisi che nessuno poteva prevedere, allora credo che sia stato utile il principio di prudenza delle precedenti amministrazioni”.

Nella variazione di bilancio successiva, quindi, il Comune ha indicato nuove spese per progetti futuri. Ecco gli stanziamenti: 210mila euro di contributi dello Stato per riaccendere i punti luce spenti per risparmio economico (“Li illumineremo tutti, come i campanili, un'ottima spesa dal mio punto di vista”, è la stilettata di Cicognani). E poi ancora: 276mila euro di manutenzione generale dei marciapiedi; 282mila euro per finanziare la realizzazione di progetti preliminari della riqualificazione del parcheggio di galleria Vittoria, per le piste ciclabili in via Decio Raggi, via Monda e via Cervese, 239mila euro di contributi alle associazioni sportivi (“Mancavano i progetti, uno dei motivi dell'avanzo”, ritorna sul tema Cicognani); 350mila euro la manutenzione del verde; 250mila euro per l'ammodernamento del canile; 220mila euro per intervento di riqualificazione del parco di via Dragoni; 400mila euro per la pubblica illuminazione. Tra gli inventi nel dibattito quello del capogruppo del Pd Hafi Alemani: “Se sono stati ottenuti dei finanziamenti da Stato, Regione ed Europa vuol dire che c'è stata progettazione, l'assessore si fa le domande e si dà le risposte da solo”. Il consiglio comunale ha inoltre votato una sospensione dei mutui, reso possibile da un accordo quadro con l'Anci, l'associazione dei Comuni (contrario solo il M5S). 

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