Meteo, neve di Capodanno a Forlì: nelle prossime ore insidia ghiaccio
La precipitazione, come annunciato dal meteorologo Pierluigi Randi in un'intervista rilasciata a RomagnaOggi.it-ForliToday, è gradualmente intensificata nel cuore della nottata
L'ultimo dell'anno si chiude con una cartolina romantica. Il Forlivese si è svegliato sotto un soffice manto di neve. La "dama bianca" ha regalato un paesaggio tipicamente natalizio, come non accadeva da alcuni anni per il mese di dicembre. I primi fiocchi sono cominciati a cadere già dalla prima serata di martedì. La precipitazione, come annunciato dal meteorologo Pierluigi Randi in un'intervista rilasciata a RomagnaOggi.it-ForliToday, è gradualmente intensificata nel cuore della nottata.
Complessivamente in città sono caduti tra i 3 ed i 6 centimetri di neve. In azione i mezzi spargisale, per scongiurare la formazione di ghiaccio. Sulle strade si circola senza disagi. Più copiose le nevicate sulla fascia collinare e montana. Sul Passo del Muraglione si transita solo con catene montate o gomme termiche, da Rocca San Casciano fino al passo: qui i centimetri di neve sono 25. Lungo la statale 67 sono stati 4 gli automobilisti soccorsi dall Polstrada di Rocca. Oltre 30 centimetri in Campigna e gelo, con una temperatura di -10°C, per la gioia degli sciatori. Nelle prossime ore, complice un ulteriore abbassamento delle temperature, sono attese gelate notturne diffuse. Il 2015 si aprirà col bel tempo, ma nel contesto di un clima gelido.
L'ondata di freddo arrivata dall'est Europa è destinata a concludersi nelle prossime ore. Tuttavia nei bassi strati con particolare riferimento alle pianure e alle vallate appenniniche l'aria fredda precedentemente affluita andrà sedimentandosi al suolo, producendo le classiche inversioni termiche invernali; in tal senso le suddette zone avranno basse temperature con gelate estese, anche nella notte tra giovedì e venerdì e probabilmente, attenuate, tra venerdì e sabato.
Da venerdì torneranno correnti atlantiche più miti, con il freddo che verrà respinto sull'estrema Europa orientale. Tale circolazione potrà determinare fasi di stabilità con assenza di precipitazioni e temperature miti (a parte le aree pianeggianti sottoposte alle inversioni termiche con nebbie) alternate a veloci passaggi di perturbazioni atlantiche con qualche pioggia e neve sui rilievi.
