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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Santa Sofia

Neve, sole e 'dpcm favorevole': Campigna e Monte Falco presi d'assalto, traffico e parcheggi in tilt

Migliaia di persone hanno infatti infilato scarponi e ciaspole o portato bob e slittini (gli impianti sciistici sono infatti chiusi come da dpcm) e si sono riversate in montagna

Non poteva essere diversamente: complice la possibilità di spostarsi fuori comune, la splendida giornata di sole e la prima vera neve della stagione invernale, il Parco delle Foreste Casentinesi, ed in particolare la zona di Campigna/Monte Falco sono state letteralmente prese d'assalto dalla gente, arrivata sia dal versante romagnolo che da quello toscano. 

Migliaia di persone hanno infatti infilato scarponi e ciaspole o portato bob e slittini (gli impianti sciistici sono infatti chiusi come da dpcm) e si sono riversate in montagna. Il parcheggio del passo della Calla, quello in zona Burraia e quello dei Fangacci erano praticamente già al completo alle prime ore del mattino, ma la situazione traffico è diventata 'drammatica' col passare delle ore. Nella strada che dal passo Calla porta ai 'Fangacci', unica via d'accesso verso gli impianti e i punti più "famosi" per ciaspolate e area bob, un serpentone unico di auto che non potevano né andare avanti né tornare indietro a causa delle macchine che, incuranti dei numerosi divieti di sosta, avevano posteggiato a bordo strada, come si può vedere dall'immagine postata sulla pagina Facebook di Meteo-pedemontanaForlivese. Sono state elevate centinaia di multe da parte dei Carabinieri (qui la notizia)

Il successivo intervento delle forze dell'ordine, con i militari che si sono posizionati all'incrocio del passo Calla, ha cercato di migliorare la situazione impedendo l'accesso delle auto verso il parcheggio Burraia e Fangacci. Ma anche alla 'Calla', dove molte auto erano parcheggiate in punti cruciali che impedivano in certi casi addirittura il doppio senso di circolazione sulla provinciale 4, la situazione era critica. Tanti escursionisti hanno deciso di abbandonare l'idea di una giornata sulla neve per tornare a casa mentre altri, i più irriducibili, hanno lasciato la macchina molto più a valle (addirittura a Campigna) per poi farsi 4-5 chilometri a piedi in salita per raggiungere la prima neve e partire in ciaspolata. 

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