"No alla chiusura della Motorizzazione: disagi per gli utenti", dipendenti in agitazione
No alla chiusura della sede di Forlì della Motorizzazione Civile, con il conseguente trasferimento degli uffici e dei dipendenti nella sede di Pievesestina di Cesena
No alla chiusura della sede di Forlì della Motorizzazione Civile, con il conseguente trasferimento degli uffici e dei dipendenti nella sede di Pievesestina di Cesena. La protesta si leva dai 34 dipendenti dell'ufficio statale motoristico che si occupa degli esami per le patenti, delle revisioni e della sicurezza dei veicoli, con un totale di 45mila accessi all'anno.
Nei progetti ministeriali la sede di Forlì, in affitto, sarà concentrata tutta a Cesena, dove invece l'immobile non è gravato da quest'onere. "Ma si tratta di una struttura tutta da riattare, con costi di cui non si tiene conto", protesta Daniela Avvantaggiato, sindacalista della Funzione Pubblica della Cgil. Gravi disagi, inoltre, sono in vista soprattutto per gli utenti, dal momento che per fare le pratiche della Motorizzazione Civile i forlivesi dovranno recarsi nella sede cesenate, che per altro non è servita dai mezzi pubblici.
Per contrastare questo progetto di trasloco dalla sede di via Golfarelli Cgil e Cisl hanno indetto lo stato di agitazione dei dipendenti della Motorizzazione Civile di Forlì-Cesena, che si alternano per tenere aperte entrambe le sedi. "Diciamo no a questa presunta riorganizzazione che avrà ricadute negative sia su chi lavora sia sui cittadini, creando così un alibi a chi dice che la Pubblica Amministrazione non offre buoni servizi", dice una nota dei sindacati.
I due sindacati, invece, chiedono di rinegoziare l'affitto e mantenere la sede storica di Forlì. Per far valere le loro ragioni le rappresentanze sindacali hanno proclamato il blocco degli straordinari e dell'attività degli esaminatori extra-orario regolare, decisione che renderà più lunghi i tempi di attesa per esami e altre pratiche, stante la cronica mancanza di personale della Motorizzazione forlivese.