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Cronaca

Non ha più limiti temporali l’impegno del Babbo Natale dei bimbi sofferenti

Davide Marchetti, il volontario forlivese sta ritornando sui suoi passi natalizi, per recare centinaia di uova pasquali ad altrettanti minori in difficoltà

Da Babbo Natale a… Babbo Pasquale. Non ha più limiti temporali l’impegno del volontario forlivese Davide Marchetti. Dopo il “tour de force” di dicembre e gennaio, in cui, nella classica veste del Babbo Natale ha recato doni a centinaia di minori sofferenti in tutta la Penisola, il valente idraulico prestato alla solidarietà è di nuovo in fermento. Smesso il pesante abito tutto rosso con barba e berretto (la pancia rimane perché è la sua), Davide è appena stato nel Gargano, la penisola pugliese legata a doppio filo alle gesta terrene di Padre Pio, il santo con le stimmate, con un obiettivo preciso: portare l’uovo di cioccolato a più bambini possibile. “Se un piccolo è costretto in ospedale anche la Settimana Santa – dichiara – è segno che non può fare diversamente, vivendo nel suo corpicino la passione di Cristo”. Com’è noto, dietro il gesto senza stagioni dell’artigiano di Bussecchio c’è un gruppo di devoti forlivesi a San Pio da Pietralcina. La frequenza, il 23 di ogni mese, della chiesa parrocchiale di Santa Maria del Fiore per venerare il grande santo pugliese, ha portato alcuni fedeli del locale gruppo di preghiera, guidato, guarda caso, dallo stesso Marchetti, a sostenere con mercatini e quant’altro le ripetute iniziative benefiche del coordinatore.

Se nei giorni scorsi Davide ha recato 150 uova ad altrettanti piccoli ospiti dei reparti dell’ospedale “Casa Sollievo della Sofferenza” di San Giovanni Rotondo, nella Settimana Santa raggiungerà altre decine di bimbi sofferenti ricoverati nei nosocomi di Firenze e Padova. La vigilia e il giorno di Pasqua, in cui la tradizione cristiana fa memoria della resurrezione del Signore, il volontario tornerà invece “profeta in patria” al Morgagni-Pierantoni e in altre strutture forlivesi, con un centinaio di uova di cioccolato del peso di tre etti ciascuna. “Faccio questo – spiega – perché a Natale ho visto accendersi un sorriso nel volto di queste creature sfortunate e ora ne pretendo un altro anche a Pasqua”. Marchetti toccherà anche alcune abitazioni private di conoscenti, armato della consapevolezza che l’amore verso i sofferenti, soprattutto se in giovane età, non può più concedersi soste. Davide non ha sponsor e mette tutto di tasca sua: ma un lampo di gioia negli occhi di quei poveri piccoli già segnati dal dolore, non ha prezzo. 

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