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La festa patronale

Conto alla rovescia per la Madonna del Fuoco: inizia la Novena

Anche quest’anno il vescovo di Forlì-Bertinoro ha rinnovato la disposizione di traslare l’icona miracolosa della Madonna dalla cappella patronale seicentesca all’altare maggiore, dove rimarrà sino al termine delle celebrazioni.

A Forlì è già tempo di Novena della Madonna del Fuoco. Nel solco di una tradizione immutata da secoli, a partire dal 24 gennaio e per nove giorni consecutivi, la Cattedrale di Santa Croce ritornerà teatro di preghiere, catechesi e canti in preparazione alla festa liturgica del 4 febbraio. Anche quest’anno il vescovo di Forlì-Bertinoro ha rinnovato la disposizione di traslare l’icona miracolosa della Madonna dalla cappella patronale seicentesca all’altare maggiore, dove rimarrà sino al termine delle celebrazioni.

Ogni giorno sarà celebrata la messa alle 8.30, 10 e 18.15. Nel pomeriggio, alle 17.30 è prevista la recita del rosario, seguita dalla preghiera della novena. Dopo la decisione del 2021 di affidare il ruolo di predicatore ad una donna, suor Ornella Fiumana, seguita nel 2022 dal domenicano fra’ Michele Sciotti, quest’anno ritorna un francescano, padre Alessandro Ratti, della basilica di Sant’Antonio di Padova. La preghiera pomeridiana sarà animata da parrocchie, associazioni e movimenti ecclesiali, che giungeranno in pellegrinaggio in Duomo. Il primo a partire, martedì 24, sarà il vicariato dell’unità pastorale del Centro storico, coordinato da don Nino Nicotra.

Il 25 toccherà ai vicariati Forlì Est e Forlì Nord Ravennate, il 26 a Bertinoro e Forlimpopoli, il 27 alla Val di Rabbi e Val Bidente, sabato 28 a Caritas e comunità del diaconato, mentre lunedì 30, martedì 31 e mercoledì 1 sarà la volta rispettivamente dei vicariati Forlì Ovest, Acquacheta, Forlì Sud e Sud Ovest. Domenica 29 gennaio è prevista la Fiorita dei bambini alla Madonna del Fuoco (partenza del corteo alle 14.45 dalla chiesa di San Filippo Neri, in via Giorgina Saffi), che avverrà direttamente in Duomo: per gli alunni delle scuole paritarie cattoliche non sarà possibile apporre i suggestivi disegni “mariani” alla base della colonna di Piazza Duomo, dominata dalla statua di Clemente Molli, vista la persistenza dei lavori di pulizia, che dovrebbero terminare il 3 febbraio, vigilia della festività.

Seguirà il pellegrinaggio degli ammalati, organizzato da Pastorale della salute, Unitalsi e Cvs. Martedì 31 animerà la preghiera pomeridiana la famiglia salesiana, guidata dal direttore dell’Opera forlivese don Piergiorgio Placci, in occasione della festa di San Giovanni Bosco. Alle 20.30 è in programma la Veglia dei Giovani, alla presenza del vescovo, con racconto di un’esperienza di servizio, adorazione eucaristica, possibilità di confessarsi e consegna del primo gadget per gli iscritti alla Giornata Mondiale della Gioventù del prossimo agosto a Lisbona, in Portogallo. Alle 10 di giovedì 2 febbraio, festa della Presentazione del Signore, sarà celebrata la messa con benedizione delle candele, seguita alle 15.15 dal pellegrinaggio degli anziani guidato da don Enzo Scaioli e alle 17.30 dalla messa episcopale con i religiosi e le religiose, in occasione della Giornata della vita consacrata.

Nella notte della vigilia si rinnoverà il suggestivo rito dell’accensione dei lumini sugli usci e i davanzali delle finestre, in ricordo del prodigioso incendio divampato la notte fra il 4 e il 5 febbraio 1428 nella scuola del maestro Lombardino da Riopetroso, posta nell’attuale via Cobelli, da cui è scaturita l’immutata devozione tutta forlivese per la madre celeste. “Preghiere in preparazione alla festa principale – scrive monsignor Adamo Pasini nel suo libro sulla storia della Madonna del Fuoco – sono state recitate fino da tempo antico; ma la novena in forma pubblica non sappiamo che sia stata fatta prima del 1752”. L’illustre studioso cita il canonico Antonio Verzerio, il quale lasciò una donazione in denaro proprio per avviare concretamente la funzione. Le preghiere furono composte dal gesuita padre Bombarda, ma risultarono subito troppo lunghe. Il testo ridotto, giunto sostanzialmente immutato ai giorni nostri, entrò in vigore nel 1786. Durante la novena, i musici della Cappella musicale della Cattedrale di Forlì eseguivano Litanie e Tantum Ergo. Il giorno della festa, la Cappella vedeva raddoppiato il proprio organico, grazie al concorso di cantanti e strumentisti esterni.

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