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Cronaca

Messe, rosari e catechesi: è già tempo di Novena della Madonna del Fuoco

Ogni mattina è prevista la celebrazione di sante messe alle 8.30 e alle 10 (nei festivi anche alle 11.30). Nel pomeriggio si segnala, alle 17.30, la recita del Rosario

A Forlì è già tempo di Madonna del Fuoco. Seguendo un canovaccio immutato da secoli, tutti i giorni, a partire da domenica e sino alla vigilia, la cappella patronale in Cattedrale sarà teatro della tradizionale Novena, con preghiere, catechesi e canti in preparazione alla festa liturgica del 4 febbraio. Ogni mattina è prevista la celebrazione di sante messe alle 8.30 e alle 10 (nei festivi anche alle 11.30). Nel pomeriggio si segnala, alle 17.30, la recita del Rosario, seguita alle 18.15 dalla celebrazione eucaristica presieduta dal predicatore della Novena, che quest’anno sarà monsignor Luigi Bettazzi, vescovo emerito di Ivrea e ultimo sopravvissuto dei “padri conciliari” che nell’ormai lontano 1963 presero parte al Concilio Ecumenico Vaticano II.

Il programma 2016 conferma i rituali pellegrinaggi mariani dei vicariati diocesani, ridistribuiti in più giornate. Se il 25 gennaio, alle 17.30, farà da apripista il Vicariato Forlì Centro Storico, venerdì 29 gennaio, alle 17.30, chiuderanno i fedeli della Val Bidente e delle parrocchie di Bertinoro e Forlimpopoli. Dal 31 gennaio all’1 febbraio sono previsti i pellegrinaggi di Unitalsi, Cvs, Caritas, Famiglia Salesiana, Centro di Aiuto alla Vita e Movimento per la Vita, mentre domenica 31 gennaio sarà il giorno della suggestiva Fiorita dei bambini alla Madonna del Fuoco, con ritrovo alle 15.15 nella chiesa di San Filippo Neri e conclusione in Cattedrale.

Suggestiva anche la festa della Presentazione del Signore, in programma martedì 2 febbraio, espressamente dedicata ai sacerdoti, alle suore e ai consacrati in genere: subito prima della messa delle 18.15 presieduta dal vescovo monsignor Lino Pizzi, è prevista la benedizione delle candele che saranno accese in Duomo nel corso della solennità del 4 febbraio. Nel giorno della grande festa patronale, la Messa pontificale delle 11, presieduta dal vescovo forlivese monsignor Pizzi, sarà preceduta dalla celebrazione eucaristica di don Erio Castellucci, già parroco di San Giovanni Evangelista e dal 13 settembre scorso arcivescovo di Modena-Nonantola.

“Preghiere in preparazione alla festa principale – scrive monsignor Adamo Pasini nel suo libro sulla storia della Madonna del Fuoco – sono state recitate fino da tempo antico; ma la novena in forma pubblica non sappiamo che sia stata fatta prima del 1752”. L’illustre studioso cita il canonico Antonio Verzerio, il quale lasciò una donazione in denaro proprio per avviare concretamente la funzione. Le preghiere furono composte dal gesuita padre Bombarda, ma risultarono subito troppo lunghe. Il testo ridotto, giunto sostanzialmente immutato ai giorni nostri, entrò in vigore nel 1786. Manca ancora una decina di giorni al grande evento, ma gli occhi della città sono già puntati alla notte della Vigilia, in cui si rinnoverà il suggestivo rito dell’accensione dei lumini sugli usci e i davanzali delle finestre, in ricordo del prodigioso incendio del 4 febbraio 1428, da cui scaturì la singolare devozione tutta forlivese per la madre celeste. 

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