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Sacchetti bio, ecco la novità: si possono portare da casa

"Ciascun esercizio commerciale - si legge nel parere numero 859 - sarà dunque tenuto alla verifica dell’idoneità e della conformità a legge dei sacchetti utilizzati dal consumatore"

Il Consiglio di Stato risolve il pasticcio sull'utilizzo dei sacchetti di plastica per frutta e verdura. La sentenza stabilisce che il consumatore può utilizzare i sacchetti portati da casa purchè siano conformi alla normativa sui materiali a contatto con gli alimenti. "Ciascun esercizio commerciale - si legge nel parere numero 859 - sarà dunque tenuto alla verifica dell’idoneità e della conformità a legge dei sacchetti utilizzati dal consumatore, siano essi messi a disposizione dell’esercizio commerciale stesso, siano essi introdotti nei locali autonomamente dal consumatore", premesso che l'esercizio commerciale "possa vietare l’utilizzo di contenitori autonomamente reperiti solo se non conformi alla normativa".

Il "caso sacchetti" era esploso nel gennaio scorso, quando era entrato in vigore il cosiddetto "Decreto Mezzogiorno", che ha introdotto l’obbligo di utilizzo delle buste biodegradabili e compostabili anche per l’acquisto di merci sfuse come frutta e verdura. Tali sacchetti non possono essere distribuiti gratuitamente: il prezzo deve essere riconoscibile e separato rispetto a quello della merce. Nella maggior parte delle catene della grande distribuzione i sacchetti costano da uno a tre centesimi.

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