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Cronaca

Nuova protesta di Fridays for future: "Dare un segnale al consiglio comunale"

La manifestazione si terrà eccezionalmente di mercoledì all’orario di uscita dei dipendenti del Comune

Il 29 gennaio, alle ore 17:30, gli attivisti per il clima di Fridays For Future chiamano nuovamente all’appello cittadini e associazioni. "Questa volta - spiegano in una nota stampa - si manifesta eccezionalmente di mercoledì, all’orario di uscita dei dipendenti del Comune, per mandare un segnale ben preciso al Consiglio Comunale che si riunirà il giorno successivo. Infatti, si teme che con la prevista approvazione del PUMS possa essere dato il via libera al progetto che prevede di riportare gli autobus a gasolio e a gas metano in piazza, tutt’altro che ecologici. Questo progetto ha ben poco di ecologico, sarebbe un ritorno al passato anziché nel futuro. Per il futuro della nostra città serve una mobilità veramente sostenibile basata sui mezzi pubblici, sugli spostamenti in bici, disincentivando l’utilizzo delle auto, riducendo i parcheggi e rendendo le vie più sicure e vivibili. Solo così i forlivesi potranno tornare a godersi il proprio centro, senza paura di essere investiti o di respirare aria inquinata".

"Il programma triennale dei lavori pubblici del Comune al contrario - prosegue il gruppo forlivede di Fridays For Future - prevede investimenti milionari per la costruzione di nuovi parcheggi in centro e la riqualificazione di quelli esistenti. Inoltre, si prevede la riduzione della tariffa per la sosta in centro, così come gli orari della ZTL. Come se non bastasse tutto questo, si andranno ad aggiungere gli autobus lunghi 12 metri che vanno a combustibili fossili, i quali gireranno vuoti perché non ci sono incentivi per utilizzarli. Se si vuole incentivare l'uso del bus, infatti, bisogna rendere l'uso dell'auto meno comodo e conveniente, soprattutto in centro storico. Fridays For Future Forlì vuole ricordare alla politica forlivese che il 29 luglio 2019 ha riconosciuto la crisi climatica ed ambientale in atto, impegnandosi ad assegnare la massima priorità al contrasto al cambiamento climatico nell’agenda dell’Amministrazione comunale.
Nei fatti, non si sta andando in quella direzione. Dati scientifici alla mano, ci sono rimasti solo 8 anni per cambiare la rotta e salvare il Pianeta dalle catastrofi dell’emergenza climatica. È necessario iniziare subito ad azzerare le nostre emissioni, a cominciare dalle nostre realtà locali. Ne beneficerebbero tutti, dalla salubrità dell'aria alla maggior sicurezza delle strade, oltre che il clima".

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