Aperture a ritmo serrato: in un mese aperti 4 grandi negozi per circa 5.000 mq e 2 ristoranti "connessi"
Sono già sei, dall'inizio di giugno, le nuove aperture di grandi negozi nei poli commerciali di nuova costruzione e ancora in fase di completamento
Sono già sei, dall'inizio di giugno, le nuove aperture di grandi negozi nei poli commerciali di nuova costruzione e ancora in fase di completamento. L'inizio dell'estate, infatti, nonostante l'alluvione, ha dato un'accelerata all'apertura di nuove attività commerciali e di ristorazione su grandi superfici, col grosso che, però, deve ancora arrivare, in particolare nella zona del casello A14.
Il più grande movimento di nuove aperture ad oggi si registra al Ronco, in particolare nella nuova area di via Boifava, neonata strada lungo via Zangheri, alla rotonda con viale Roma e via Bidente, che registra diverse aperture in serie. Qui c'è un totale di 7.000 mq di superficie di vendita ormai completati, realizzati dalla società immobiliare di Cia-Conad. Si va dal superstore Conad, che è stato inaugurato lo scorso novembre, con 2.500 mq di superficie di vendita e 80 dipendenti (di cui 20 nuove assunzioni). Si tratta del più grande supermercato in città dopo quello dell'iper.
Ed ora nella stessa urbanizzazione hanno aperto un negozio di elettronica “Trony” di 1.500 mq e 26 dipendenti, appena pochi giorni fa e, da oggi, un negozio di bricolage, con l'insegna “Brico Ok” - catena romagnola del 'fai da te' che conta 5 punti vendita da Imola e Gambettola e che a Forlì è già presente vicino a Pieve Acquedotto. L'ultimo arrivato ha appena inaugurato in un'altra superficie da 1.500 mq. Nella stessa area, infine, è presente un ultimo lotto ancora da costruire, già autorizzato per altri 1.500 mq di commerciale. In totale, in zona Ronco, in ingresso a Forlì, si è sviluppata un'area di ben 7.000 mq potenziali totali.
Zona Casello A14
Le aperture fioccano anche a Pieve Acquedotto, nella maxi area da 75mila mq totali di potenziali superfici realizzabili su 25 edifici (in parte di 'Forlì Nord' di Cia-Conad e in parte di altri proprietari). Qui, infatti, hanno già aperto da poco due esercizi di ristorazione (oltre a un terzo di sushi aperto poco prima nel blocco del negozio di abbigliamento 'Globo'): si tratta del nuovo McDonald's, di fronte al casello dell'Autostrada (il gestore è lo stesso di quello di viale Bologna) e di un Roadhouse Restaurant. Il ristorante col marchio degli archi dorati è stato inaugurato la scorsa settimana. Nella stessa area ha già aperto anche un negozio di accessori auto e bici di circa 500-600 mq, col marchio Bep's, gruppo veneto con negozi in tutto il Nord Italia.
Fuori dall'area Conad, ma nella stessa zona, esattamente di fronte, al Palafiera ha infine aperto da inizio giugno un negozio di abbigliamento sportivo King, in questo caso si tratta di un'insegna che ha sede centrale a Senigallia, nelle Marche e conta 38 negozi. Anche in questo caso la superficie di vendita è di 1.500 mq.
Polo H
Infine, cambiando completamente zona della città, andando quindi a Vecchiazzano, è molto più indietro dal punto di vista del rilascio delle concessioni edilizie la realizzazione del cosiddetto “Polo H”, nei pressi dell’ospedale “Morgagni-Pierantoni”. Il progetto iniziale prevede la realizzazione di 3 strutture che si estendono su una superficie di 8.478 metri quadri, di cui 1.500 destinati alla vendita alimentare, in un’area che si estende tra via del Partigiano e via Bruschi a sud-est dell’ospedale. Le altre due strutture, invece, dovranno essere adibite una a fini socio-sanitari (per esempio casa di riposo o strutture protette), ma l'altro alla ristorazione.
A ben vedere, stando così le previsioni, niente di più grande dal punto di vista edificatorio di quanto è sorto al Ronco e comunque più piccolo dal punto di vista delle superfici commerciali. Qui l'iter burocratico è ancora in corso e i progetti sono visionabili fino al 7 di agosto per eventuali osservazioni. E' stato infine annunciata la riduzione della superficie di vendita alimentare da 1.500 mq a 800 mq, ma ad un controllo del Comitato No Megastore tale riduzione non risulterebbe in nessun atto.