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Urbanistica

Nuovi insediamenti commerciali, il Comitato No Megastore contro il "polo H": "Azzerare il progetto"

Il Comitato No Megastore esprime "contrarietà alle nuove progettazioni commerciali alimentari e non, delle quali si sta avviando la costruzione"

Nuove insediamenti commerciali tra via Ravegnana, via Bertini e l'area nei pressi dell'autostrada A14. Il Comitato No Megastore esprime "contrarietà alle nuove progettazioni commerciali alimentari e non, delle quali si sta avviando la costruzione, augurandoci che siano gli ultimi riflussi del passato, vogliamo sperare che il nuovo Piano urbanistico generale tenga in debita considerazione il fatto che dopo la pandemia e l'attuale guerra alle porte d'Europa, le esigenze di mercato sono cambiate e necessitano di una nuova dinamica progettuale".

"Consapevoli che non tutte le nuove costruzioni avranno lo stesso impatto su ambiente e viabilità e con cantieri già avviati non potranno più essere modificate non dobbiamo però dimenticare che ci sono progetti dove è ancora possibile agire con misure in grado di ridurre i disagi ad essi connessi se non ad azzerarne la realizzazione - proseguono -. Ci riferiamo nello specifico alla realtà di via Bertini, dove c'è un grosso problema di viabilità, e del Polo ospedaliero. La nostra totale contrarietà a tutte queste opere, trova ragione non solo per le ricadute ambientali e l'assurdo consumo di territorio, ma anche non secondariamente dalla mancanza di una visione totale del problema, senza una progettazione che dia spazio anche ad un "certo numero" di supermercati in aree adeguate, ma che al contempo preveda interventi per la salvaguardia e la sopravvivenza del commercio di prossimità, risorsa culturale ed economica della nostra città".

"Senza una presa di responsabilità da parte dell'amministrazione e della politica nel suo totale, cosa ne sarà delle piccole botteghe storiche e di quelle realtà avviate da giovani che hanno scelto di scommettere con coraggio sul futuro? - si chiedono -. Mettendo in gioco noi stessi chiediamo a chi ha il dovere ed il potere per farlo di "darsi una mossa" trovando provvedimenti che aiutino queste ragazze e ragazzi, invertendo un percorso di una marcia fallimentare che ha già portato alla chiusura di tante attività dalla periferia fino al centro storico. Se non si interviene con urgenza e con misure davvero incisive le prossime tanto decantate luminarie natalizie rifletteranno le loro bellissime luci colorate su tante vetrine vuote".

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