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Cronaca

Covid, si allenta la stretta: cinema e teatri tornano al 100%, novità per discoteche e stadi. Ecco il nuovo decreto

Le disposizioni sull'aumento dei nuovi limiti percentuali delle presenze, rispetto alla capienza delle strutture, si applicano da lunedì 11 ottobre

Si allenta la stretta. Il nuovo decreto a partire dall'11 ottobre riapre completamente i luoghi della cultura e permette di riempire per tre quarti gli spalti degli stadi. Per le discoteche l'asticella è fissata al 50% al chiuso e 75% all'aperto, per lo sport 60% al chiuso e 75% all'aperto. Le disposizioni sull'aumento dei nuovi limiti percentuali delle presenze, rispetto alla capienza delle strutture, si applicano da lunedì 11 ottobre.

Nuovo decreto: cosa cambia dall'11 ottobre

Ritorna quindi la possibilità di riempire al 100% le sale cinematografiche, teatrali e da concerto, anziché soltanto all'80% come suggeriva il Cts. Serve sempre il Green Pass. Questo in zona bianca, perché in gialla il limite al chiuso scende al 50%. Di spettacoli all'aperto con l'arrivo dell'inverno ce ne saranno molto pochi, ma la capienza in questo caso potrà arrivare fino al 100%. Le autorità di pubblica sicurezza potranno sospendere gli spettacoli qualora non sia possibile rispettare le disposizioni di sicurezza anti-Covid. "Invitiamo gli italiani a tornare a vivere la cultura in tranquillità e sicurezza", l’appello del ministro Franceschini.

La capienza in ogni caso potrebbe essere modificata al mutare del quadro della pandemia. In zona bianca e gialla in relazione all'andamento della situazione epidemiologica e alle caratteristiche dei siti e degli eventi, potrà essere stabilita una diversa percentuale massima della capienza consentita. Tutto in divenire, dunque.

La riapertura "a metà" delle discoteche

Chiuse dal febbraio del 2020, le discoteche potranno riempirsi al 50% e non al 35 come avevano invece richiesto gli esperti del comitato scientifico: si sta con la mascherina, salvo quando si balla. All'ingresso bisognerà lasciare nome, cognome e un contatto mail o telefonico. Al chiuso deve essere garantita la presenza di impianti di areazione senza riciclo d'aria. I locali all'aperto potranno invece riempirsi al 75%. Tutto questo in fascia bianca, perché se una regione si colora di giallo, arancione o rosso si richiude tutto.

Impianti sportivi

Per quel che riguarda gli impianti sportivi, stadi fino al 75% e così tutti gli altri impianti sportivi all'aperto. Al chiuso il decreto alza dal 50 al 60% la capienza massima consentita, rispetto a quella proposta dal Cts. Questo sempre in zona bianca, perché in giallo si torna al 50% all'aperto e al 35% al chiuso. 

Le sanzioni diventano più pesanti

Il governo, probabilmente per limitare i rischi ed evitare l’effetto psicologico del totale abbassamento della guardia, accompagna sanzioni più pesanti. Il gestore che per due volte verrà sorpreso a non rispettare le norme si vedrà chiudere l’attività anche per dieci giorni.

Cos'altro c'è nel decreto 

Per "esigenze organizzative" il datore di lavoro potrà chiedere di verificare il possesso del green pass anche in anticipo rispetto all'inizio del turno di lavoro. Lo prevede la bozza del decreto che aumenta le capienze. "In caso di richiesta da parte del datore di lavoro, derivante da specifiche esigenze organizzative volte a garantire l'efficace programmazione del lavoro - si legge - i lavoratori sono tenuti a rendere le comunicazioni" sul green pass "con un preavviso necessario a soddisfare le predette esigenze organizzative".

Fa il suo ritorno l'esame per l'abilitazione all'esercizio della professione di avvocato, sessione 2021. L'accesso ai locali deputati allo svolgimento delle prove d'esame è consentito esclusivamente ai soggetti "muniti di una delle certificazioni verdi Covid-19". "La mancata esibizione da parte dei candidati al personale addetto ai controlli" del green pass costituisce infatti "motivo di esclusione dall'esame"

Ci sono anche norme a tutela dei minori sul reato di revenge porn. In particolare le norme prevedono che "chiunque, compresi i minori ultraquattordicenni, abbia fondato motivo di ritenere che immagini o video a contenuto sessualmente esplicito che lo riguardano, destinati a rimanere privati, possano essere oggetto di invio, consegna, cessione, pubblicazione o diffusione senza il suo consenso", "può rivolgersi, mediante segnalazione o reclamo, al Garante, il quale, entro quarantotto ore dal ricevimento della richiesta, provvede" ad intervenire. "Quando le immagini o i video riguardano minori, la richiesta al Garante può essere effettuata anche dai genitori o dagli esercenti la responsabilità genitoriale o la tutela".

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