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Sanità

Dipartimento di Medicine Specialistiche, Giovanni Mosconi è il nuovo direttore: "5 unità operative di eccellenza"

Un dipartimento, tiene ad evidenziare Mosconi, “costituito da cinque unità operative di eccellenza, che hanno una forte collocazione territoriale”

Nuovo direttore per il Dipartimento di Medicine Specialistiche di Forlì e Cesena, che comprende le unità operative di Endocrinologia e Malattie metaboliche, Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva, Malattie infettive e Nefrologia degli ospedali "Morgagni-Pierantoni" e "Bufalini" di Cesena e Pneumologia del nosocomio forlivese. Si tratta di Giovanni Mosconi, direttore dell'Unità operativa di Nefrologia e Dialisi di Forlì e Cesena. Un dipartimento, tiene ad evidenziare Mosconi, “costituito da cinque unità operative di eccellenza, con un'importante attività di degenza e diagnostica ambulatoriale, e che hanno una forte collocazione territoriale. Si tratta di un Dipartimento che vede l’integrazione della componente universitaria (Pneumologia) con la componente ospedaliera, come si sta registrando in molte sezioni del nostro ospedale, con positive possibilità di sviluppo in termini assistenziali e di formazione del personale". 

MALATTIE RENALI - Il focus: in 20 hanno ricevuto nel 2021 un trapianto

Tra i compiti primari del Dipartimento, evidenzia Mosconi, “c'è quello di sviluppare l'attività nel territorio a stretto contatto con la medicina generale. Esistono già dei percorsi territoriali, come ad esempio quello delle broncopneumopatie croniche, del diabete, delle dialisi, degli screening oncologici gastroenterologici e della gestione di farmaci e antibiotici. Gli obiettivi sono quello di rendere queste unità operative sempre più presenti nel territorio, in linea con quelle che saranno le variazioni future del Sistema Sanitario Nazionale, con una forte integrazione tra unità operative, ma anche con un forte collaborazione tra medici ed infermieri”. 

Dopo due anni di pandemia da covid-19, anche in ambito sanitario si intravede la fine dell'emergenza. Aggiorna Mosconi: “Nel periodo di lockdown, nel 2020, che ha visto anche la chiusura di ambulatori, i pazienti con fragilità sono stati seguiti e gestiti correttamente dalle unità che fanno parte del Dipartimento. E' stata inoltre avviata e potenziata l'attività di telemedicina. In questa fase l'organizzazione ospedaliera, seguendo le linee dettate dalla direzione sanitaria, sta progressivamente tornando alla normalità”.

“Rimangono le problematiche di possibili ricoveri di pazienti con malattia da Sars-Cov-2, che hanno però caratteristiche tali per essere gestite nei reparti di appartenenza laddove la patologia per la quale vengono ricoverati è prevalente sulla malattia virali – prosegue il neo direttore del Dipartimento di Medicine Specialistiche di Forlì e Cesena -. Esempi pratici: se un paziente ha una infezione polmonare è destinato ai reparti di Pneumologia o Malattie Infettive in base al grado di compromissione funzionale respiratoria, se invece si tratta di un paziente positivo senza pneumopatia ma con problemi renali viene ricoverato in Nefrologia".

Dal dottor Mosconi un invito a non abbassare alla guardia, specie tra le persone con più fragilità: “Chi ha malattie cardiovascolari, broncopneumatiche, nefrologiche o patologie oncologiche deve avere una grande attenzione, con un alto livello di precauzioni. Inoltre in quella fascia di popolazione indicata dalle linee guida nazionali, come i pazienti trapiantati o alle prese con la dialisi, è fortemente indicata la quarta dose del vaccino anti-covid, le cui somministrazioni sono già iniziate”. 

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