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Cronaca

Dieci ore di discussione: dopo oltre 50 anni Forlì ha il nuovo Regolamento di polizia urbana

Si sono rese necessarie circa dieci ore di discussione per approvare la delibera con 20 voti favorevoli, 8 voti contrari e 2 astenuti

Vede la luce dopo oltre mezzo secolo dal precedente il nuovo Regolamento Comunale di polizia urbana e civile convivenza. Si sono rese necessarie circa dieci ore di discussione per approvare la delibera con 20 voti favorevoli, 8 voti contrari (Pd e Federico Morgagni di Forlì & co) e 2 astenuti (i consiglieri comunali del M5S Simone Benini e Daniele Vergini), mentre non ha partecipato al voto il consigliere comunale di Forlì & co Giorgio Calderoni. Ma le ore di discussione sono state complessivamente 21 tra riunioni in Commissioni e discussioni informali, come ha fatto presente il capogruppo della Lega, Massimiliano Pompignoli. Si tratta, ha evidenziato il vicesindaco, con delega alla Sicurezza, Daniele Mezzacapo, di un regolamento "armonizzato con tutti gli altri regolamenti comunali".

Consiglio comunale - Ennesima rissa verbale

Per Pompignoli, che ha parlato di "risultato costruttivo dopo una discussione a 360 gradi", è stato intrapreso "il metodo giusto per apportare delle modifiche sostanziali che incideranno sulla città, ma questo è dovuto alla forza e alla volontà di questa maggioranza che buole cambiare ciò che non andava negli anni passati". Il consigliere comunale di Fratelli d'Italia, Davide Minutillo, ha parlato di "dibattito proficuo", con "l'unico rammarico rappresentato dal numero di Commissioni. Qualcuna in più avrebbe aiutato a migliorare la qualità del dibattito e delle modifiche". Il regolamento, ha proseguito Minutillo, "colma lacune che negli anni di opposizione abbiamo sempre segnalato, ma che le passate maggioranze ha ignorato". Durante la discussione sono stati approvati due emendamenti presentati da Fdi, quello relativo sul coinvolgimento della vigilanza privata nella prevenzione ("qualcosa di importante e sono contento che è stato recepito positivamente") e quella sui cumuli di neve.

Per Elio Dogheria (Forlì Cambia) "è stato fatto un salto di qualità", mentre Lauro Biondi (Forza Italia) si è detto "dispiaciuto, perchè politicamente non si è arrivati ad un testo comune. Questo corpo di regole è ciò che la città voleva e noi abbiamo dato una risposta". Voto favorevole anche dal consigliere Marco Catalano (FdI): "E' l'epilogo di un vecchio lavoro iniziato nella precedente legislatura e che non è distantissimo da quello che abbiamo approvato. E' necessario che non diventi una reprimenda eccessiva".

Secondo il capogruppo del Pd, Soufian Hafi Alemani, è necessario "che l'entrata in vigore del regolamento venga differito al primo gennaio 2021 in modo da poter informare associazione di categoria, commercianti e cittadini". L'esponente dem si è detto "perplesso" sul metodo di lavoro che ha portato alla stesura del regolamento: "Con la maggioranza avevamo cercato di stabilire un contatto, ma abbiamo trovato uno strappo, andando sola come un carroarmato ed applicando delle regole che sono a dir poco disumane o quanto meno prive di dignità civile e politica". "Ci sono stati correttivi minimi - ha proseguito -, ma non sufficienti per rendere approvabile questo testo".

Per il capogruppo di Forlì & Co, Federico Morgagni, "è mancata la mano tesa" della maggioranza per quanto concerne un confronto. "Rimangono evidenti i limiti di un regolamento che avremmo voluto correggere, ma che non abbiamo potuto fare fin dalla sua impostazione", parlando di testo "puntiglioso e eccessivamente generico". Non ha partecipato al voto Calderoni: "Non ci sono le condizioni minime per partecipare al voto, perchè è stata una buona occasione persa, per problemi di metodo e ritengo molte di queste norme illegittime e contrarie al buon senso. Nelle 65 norme ci sono solo severità, sanzioni e mai ascolto. Manca il tema della sicurezza partecipata".

Ha spiegato l'astensione Vergini: "Ci sono stati progressi rispetto alla bozza del precedente mandato, sono stati integrati ed approvati molti dei nostri emandamenti, ma non accettiamo il divieto dell'incatenamento". Dal pentastellato un invito all'amministrazione comunale "a tener fede a quanto detto, ovvero che negli anni questo regolamento potrà essere aggiornato e migliorato senza dover attendere dieci anni".

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