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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Aggressione all'autista, "Beppe Rotelle" ha l'obbligo di firma: l'odissea di un disabile esasperato

Dovrà recarsi una volta alla settimana dai carabinieri di Bertinoro per ottemperare alla misura cautelare che gli è stata imposta dal giudice

Dovrà recarsi una volta alla settimana dai carabinieri di Bertinoro per ottemperare alla misura cautelare che gli è stata imposta dal giudice venerdì mattina, vale a dire l'obbligo di firma. Tutto questo in attesa del processo per una serie di reati di cui è accusato e per i quali giovedì pomeriggio è stato arrestato dai carabinieri. Giuseppe D'Ursi, meglio noto come 'Beppe Rotelle', da anni porta avanti una battaglia per vedere riconosciuto il proprio diritto a circolare con i mezzi pubblici con la sua carrozzina. Spesso, in questa battaglia, si è piazzato davanti all'autobus, in mezzo alla strada, per impedire la ripartenza dei mezzi, questa volta è andato oltre il segno: prendendo ad ombrellate un autista dell'autobus, fino a ferirlo in testa con un taglio di alcuni centimetri. L'uomo si è fatto medicare e sul posto sono giunti i carabinieri che si sono trovati nell'obbligo di arrestare D'Ursi, dal momento che non si calmava neanche di fronte alle divise.

La tratta tra Cesena e Capocolle, dove risiede, è utilizzata abitualmente da Beppe D'ursi. Giovedì pomeriggio, salendo l'autista lo ha avvisato che a Capocolle non l'avrebbe fatto scendere. Infatti la fermata non è abilitata ai disabili e anche se c'è la pedana per far scendere un disabile in carrozzina dal bus, questi non può scendere per il marciapiede troppo basso. D'Ursi tuttavia, mentre il bus era fermo a Capocolle per far scendere gli altri passeggeri, ha bloccato il mezzo tirando il freno di emergenza, che determina l'apertura delle porte in automatico, quindi ha tentato di azionare la pedana da solo e a quel punto l'autista del bus è intervenuto, rimediando però la reazione del disabile sulla sedia a rotelle, che ha impugnato l'ombrello e ha "bastonato" con il manico l'autista, che è rimasto appunto ferito. Tutto questo tra gli insulti e l'interruzione di un servizio pubblico.

In tribunale, venerdì mattina, "Beppe Rotelle" ha opposto le sue ragioni davanti al giudice, tuttavia senza scusarsi per il gesto nei confronti del malcapitato autista. Dopo la convalida, è stata disposta quindi una misura cautelare molto blanda, l'obbligo di firma una volta alla settimana.

Questo è solo l'epilogo di una vicenda che si protrae da fin troppi anni e che non dovrebbero essere certo i carabinieri o gli autisti degli autobus a dover risolvere. I primi autobus bloccati da "Beppe Rotelle" sono stati addirittura 5 anni fa, nel 2013.  Ha dovuto subire diverse vicende non degne di un paese civile. Nel 2016 non essendo la fermata di Capocolle abilitata alla discesa dei disabili, D'Ursi venne abbandonato in una fermata precedente, a Diegaro. Un uomo su una sedia a rotelle, in mezzo alla via Emilia, di sera su una strada non illuminata e trafficata In un'altra occasione è stato rifiutato dall'autista dell'autobus proprio nel Giornata Mondiale della Disabilità.

Lo scorso dicembre, in segno di protesta, si era pure incatenato ad un autobus. Sul problema si sono mossi anche gli enti pubblici, con vertici in Prefettura. Ma a quanto pare invano. In ultimo il Comune di Bertinoro aveva preso degli impegni per rendere la vita più facile a "Beppe Rotelle" che si può muovere solo con mezzi che, non a caso, si chiamano pubblici. Ma evidentemente neanche questo è bastato. E tutto questo per una fermata non a norma, che poi in soldono significa elevare di qualche centimetro una porzione di marciapiede.

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