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Cronaca

Uccisa a coltellate dall'ex, il pm chiede l'ergastolo per Vincenzo Manduca

Il forlivese ha ha ricostruito i drammatici momenti del delitto dell'ex compagna, assassinata con nove coltellate sull'uscio di casa

Nuova udienza del processo a Vincenzo Manduca, il macellaio di Santa Sofia accusato dell'omicidio di Lisa Puzzoli, il 7 dicembre del 2012 a Villaorba di Basiliano (Udine). Il forlivese ha ha ricostruito i drammatici momenti del delitto dell'ex compagna, assassinata con nove coltellate sull'uscio di casa. "E' come se la rabbia mi avesse avvolto completamente - ha detto in tribunale, come riferito dall'Ansa -. Tutta la rabbia che avevo dentro stava uscendo nel peggiore dei modi"

"Non riuscivo a fermarmi - ha aggiunto -. Mi ha fermato il fratello di Lisa colpendomi con due pugni". Durante la deposizione, ha spiegato di aver capito solo "dopo qualche minuto" quello che aveva fatto: "Ho chiamato i carabinieri per prendermi le mie responsabilità. Non volevo ucciderla. Ho 'sbroccato' l'unica volta in cui avevo un coltello". Quindi ha aggiunto di essere partito per Udine dopo un litigio con la madre, che gli avrebbe detto che "era colpa mia se non mi facevano vedere mia figlia".

Il pubblico ministero Marco Panzeri ha chiesto per Manduca l'ergastolo con isolamento diurno per 18 mesi con le pene accessorie interdizione e decadenza dalla potestà genitoriale. Per il magistrato, il macellaio di Santa Sofia non merita attenuanti perchè prima dell'omicidio "ha commesso reati di gravità crescente" e dopo ha tenuto un comportamento che "non lascia spazio alla 'concedibilità' di generiche". La prossima udienza è fissata per venerdì quando interverranno parti civili e difesa. La sentenza sarà probabilmente emessa sabato.


 

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