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Cronaca

Omicidio Severi, il rebus dell'arma del delitto: con la pistola "abbatti-buoi" c'era anche una canna di fucile

Tra i tanti rebus dell'omicidio di Franco Severi, accanto a quello della decapitazione, c'è quello dell'arma del delitto.

Tra i tanti rebus dell'omicidio di Franco Severi, accanto a quello della decapitazione, c'è quello dell'arma del delitto. Senza un'arma e senza una compatibilità tra di essa e il corpo della vittima il caso diventa un vero e proprio giallo. Per questo gli inquirenti, tracciando i movimenti di Daniele, quando era ancora libero di muoversi - prima dell'arresto - hanno individuato un suo viaggio da Meldola a Magliano, in particolare in via Maglianella. Lì Daniele Severi ha in uso, in un fondo agricolo non suo, un'attrezzaia, dove tiene i cani. Ed è tracciando questo spostamento che è emersa, fuori dalla proprietà, una scatola con la pistola abbatti-buoi. Insomma, un tentativo di disfarsi di un oggetto bollente e compromettente da parte del fratello che sapeva di essere il primo degli indiziati? E' stata l'ipotesi che ha guidato gli inquirenti.

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Tuttavia è poi emersa che tale pistola non sarebbe stata usata nel delitto: a certificarlo è stato l'esame dei carabinieri del Ris. Proprio nella sede di Parma del celebre reparto investigativo scientifico dell'Arma dei Carabinieri si era tenuto l'esame del reperto, alla presenza dei periti della difesa di Daniele Severi e di quelli della parte offesa (il restante della famiglia di Franco Severi) ed è emerso che non ci sono tracce che la pistola sia stata maneggiata da Daniele Severi. Le indagini sofisticate dei Ris potevano individuare le tracce di Dna delle persone coinvolte, una sorta di "firma" su chi ha impugnato quell'arma.

Ma non è tutto: nella stessa scatola c'era anche una canna di fucile. Non un fucile intero, ma solo la canna. Due oggetti riconducibili ad armi a pochi passi dall'attrezzaia di Severi, ma anche la canna di fucile alla fine è risultata priva di tracce personali del 63enne attualmente in carcere. Gli inquirenti invece avevano ipotizzato che la pistola “abbatti-buoi” ritrovata in via Maglianella potesse essere stata usata nell'omicidio di Franco Severi. La pistola, utilizzata per la macellazione dei buoi, è stata trovata in via Maglianella, sotto un ponte stradale, nascosta dalla vegetazione a circa sei metri dalla strada.

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