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Omicidio stradale, c'è il via libera del Senato: "Ok a pene più severe"

"E' difficile contenere la nostra soddisfazione", commentano l'Asaps, l'associazione amici sostenitori Polstrada, e le associazioni Lorenzo Guarnieri e Gabriele Borgogni

Da 8 a 12 anni di reclusione per chi si mette alla guida di un veicolo a motore - in stato di ebbrezza o di alterazione per aver assunto stupefacenti - e cagiona per colpa la morte di una o più persone. Questo il contenuto della riforma, approvata dal Senato e che ora passerà all'esame della Camera, con cui si introduce il reato di omicidio stradale, prevedendo anche un'aggravante per il conducente che si à alla fuga. Il decreto legge prevede anche l'introduzione del reato di lesioni personali stradali, punito con la reclusione da 2 a 4 anni.

Con la riforma sarà introdotto anche l'arresto obbligatorio in flagranza, in caso di omicidio stradale, e tra le pene accessorie, e' prevista la revoca della patente. tra gli emendamenti approvati in Aula, quello che esclude l'estensione della pena della reclusione da 7 a 10 anni "ai casi in cui i conducenti di veicoli a motore cagionino la morte di una persona a seguito di attraversamento del semaforo rosso, inversione del senso di marcia, sorpasso in corrispondenza di un attraversamento pedonale".

"E' difficile contenere la nostra soddisfazione", commentano l'Asaps, l'associazione amici sostenitori Polstrada, e le associazioni Lorenzo Guarnieri e Gabriele Borgogni, che hanno raccolto oltre 80.000 firme (primo firmatario fu Matteo Renzi) e scritto la prima stesura del testo sull'omicidio stradale. Il via libera del ddl approvato dal Senato, e passato all'esame della Camera rappresenta "la conclusione del primo tempo di una partita difficile, nella quale abbiamo dovuto attivare una sorta di porta a porta sugli usci della politica, che nella prima fase ha opposto non poche resistenze".

"Ci sembra che gli elementi essenziali della nostra proposta iniziale ci siano tutti - commentano - con le dovute connessioni all'abuso di alcol, all'uso di stupefacenti e all'omissione di soccorso. Le pene da 8 a 12 anni (fino a 18 per gli omicidi plurimi) e la revoca della patente da 15 a 30 anni ci sembrano una risposta adeguata. In particolare i tempi della revoca della licenza di guida, se non sono 'Ergastolo della patente', sono comunque sanzioni adeguatamente severe che fanno ben capire che la ricreazione sulla strada e' finita".

"Non pensiamo certo che la legge possa, da sola, andare ad azzerare la mortalita' sulle strade, ma sicuramente sara' fortemente dissuasiva - commentano -. La norma perfetta non esiste, e se ci saranno miglioramenti da apportare in futuro noi continueremo a sollecitare il legislatore. Ora la legge dovra' pero' essere accompagnata da una piu' fitta rete di controlli e da efficaci campagne informative ed educative". Le associazioni ringraziano "chi ha sostenuto la nostra battaglia per raggiungere questo risultato e auspichiamo una approvazione definitiva alla Camera in tempi brevi per concludere un percorso di giustizia ritrovata".

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