Omicidio, l'avvocato della difesa: "Nessuna lite, e non sapeva che l'arma era carica. E' stato un incidente"
All'indomani dell'omicidio del marito 83enne Mauro Mazzotti, Bianca Maria Albonetti, 81 anni, si trova ricoverata in attesa di essere trasferita in una struttura protetta
"E' sotto shock". All'indomani dell'omicidio del marito 83enne Mauro Mazzotti, Biancamaria Albonetti, 81 anni, si trova ricoverata all'ospedale di Forlì in attesa di essere trasferita in una struttura protetta. L'anziana, affetta da una forma di demenza che si è aggravata nel corso degli anni, ha premuto nella tarda mattinata di martedì il grilletto della pistola calibro 22 che il marito, un ex vigile urbano e poi impiegato comunale in pensione, deteneva regolarmente insieme ad alcuni fucili. Sul capo pende l'accusa di "omicidio volontario". Le indagini della Squadra Mobile, coordinate dal pubblico ministero Fabio Magnolo, sono proseguite con l'acquisizione di testimonianze, in particolar modo quelle dei vicini di casa.
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Secondo la versione dei fatti fornita dall'avvocato difensore di Albonetti, Francesco Bazzoni, il delitto "non si sarebbe consumato al termine di una lite, ma in un contesto di "gioco" e la donna non sapeva che la pistola fosse carica. Per quanto riguarda il tragico evento non vi è alcuna evidenza nè che la signora abbia mai dichiarato che l'evento si sia consumato nel corso o all'esito di una lite tra i coniugi".
L'ipotesi, per l'avvocato Bazzoni, è quella "di un tragico incidente". Il colpo sarebbe stato esploso ad una breve distanza ed ha leso gli organi interni. Mazzotti è spirato alcune ore dopo il fatto all'ospedale "Maurizio Bufalini" di Cesena. L'81enne è stata ascoltata dagli investigatori, ma, ha chiarito Bazzoni, "non era in grado di sostenere un interrogatorio per la sua patologia".
Dall'avvocato difensore un ringraziamento al sostituto procuratore Magnolo "per l'umanità per come ha diretto l'interrogatorio e anche per la fase successiva, ovvero la ricerca di una struttura protetta senza disporre alcuna misura cautelare personale di tipo carceriaria in quanto la donna non è auto-sufficiente". L'arma da fuoco era regolarmente detenuta, ma non è stato chiarito il contesto per il quale l'anziana ha deciso di impugnarla: "Questo è una delle questioni da verificare nel corso delle indagini", prosegue Bazzoni, senza aggiungere ulteriori elementi.
Biancamaria è ricoverata: "E' devastata - conclude l'avvocato - ed è in stato di shock per la perdita del marito. Alterna momenti di lucidità ad altri di confusione. E' una situazione molto particolare ed difficile dire se si sia resa conto di quanto accaduto. Ribadisco, era in stato confusionale già di suo per le sue patologie e quindi in stato di shock. Ma ci tengo a sottolineare che sulla base di quanto detto dalla mia assista non vi è stata alcuna lite".