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Venerdì, 29 Marzo 2024
Il lutto / Castrocaro Terme e Terra del Sole

Paralizzato dal 1991 dopo un incidente sul lavoro: addio a Luciano Mazzini, l’uomo che sapeva amare con gli occhi

Costretto all’immobilità pressoché totale da un grave incidente sul lavoro occorso nel 1991, Luciano, residente a Terra del Sole, non ha mai cessato di amare la vita grazie alla grande fede e alle cure pressoché ininterrotte dei familiari

Costretto all’immobilità pressoché totale da un grave incidente sul lavoro occorso nel 1991, comunicava con gli occhi la sua straordinaria voglia di vivere. Si terranno giovedì alle 14.15, a Terra del Sole, nella chiesa di Santa Reparata, i funerali di Luciano Mazzini, morto alle prime ore di martedì all’età di 57 anni. La messa esequiale sarà celebrata dal vescovo di Forlì-Bertinoro mons. Livio Corazza e dal parroco di Terra del Sole, don Marino Tozzi. Sulla sua testimonianza, alcuni anni fa è stato pubblicato il libro “Pensieri scritti con gli occhi del cuore”, riflessioni di Luciano Mazzini assemblate e commentate da Paolo Ghetti, da un’idea di Antonio Iandolo. 

Luciano non ha mai cessato di amare la vita grazie alla grande fede e alle cure pressoché ininterrotte dei familiari. Quella mattina di 31 anni fa, un devastante incidente sul lavoro immobilizza completamente il giovane operaio. Luciano cade per diversi metri da un’impalcatura del cantiere in cui sta operando. Sopravvive all’impatto ma si spezza la schiena. La lesione vertebrale subita è irreparabile: riesce a comunicare col mondo solo con le palpebre, sapientemente lette dalle sorelle e da Valentina, la sua assistente familiare. “Posso testimoniare - comunica la sorella Tiziana - che quel giorno, che per altri avrebbe potuto rappresentare la fine di tutto, per lui è stato una svolta, quasi una rinascita”. Lui stesso, secondo quanto riportato nel libro, ha sempre difeso quella nuova condizione: “E’ proprio così che mi sembra più vera tutta la vita. Ho capito che potevo ancora essere felice, quindi ho seguito il Padre della felicità. Il mondo che conoscevo è cambiato e le cose che ieri mi sembravano importanti, oggi sono diverse”. 

L’accettazione di Luciano assomiglia molto a quella della Beata Benedetta Bianchi Porro, a cui era devotissimo. Per anni la sua abitazione è stato luogo di incontro e di preghiera per tanti amici, fra cui alcuni medici, come Cristiano Collinelli e Pier Domenico Sabbatani, che l’ha accompagnato anche in alcuni pellegrinaggi a Lourdes tramite l’Unitalsi di Forlì, senza dimenticare don Massimo Masini, attuale parroco di San Martino in Strada, Grisignano, San Lorenzo in Noceto e Collina. Persino il cardinale Angelo Comastri, vicario generale del papa per la Città del Vaticano, non gli ha mai fatto mancare la sua vicinanza. 

“Carissimo Luciano – si legge in appendice del libro - apprendo che tutta la tua vita è improntata nell’amore di Dio e per gli altri. E’ l’unica cosa che porteremo in Paradiso e perciò sei nell’essenziale, anzi, hai già le radici in cielo”. Informato della morte di Luciano, il card. Comastri ha aggiunto: “Ora faccio silenzio e prego, affinché possiate entrare con umiltà nel santuario dell’anima luminosa di Luciano Mazzini che Dio e la Gioia sono un unico mistero”. “Era un ragazzo molto dolce - ricorda il dott. Sabbatani - che sapeva entrare nel cuore tramite quegli occhi straordinari carichi di gratitudine”. 

“Ciao Cioci - scrive su Faceook Alessandro Ferrini, nipote dello scomparso e consigliere comunale a Castrocaro Terme e Terra del Sole per “Scelta Civica” - grazie per la tua importante testimonianza di vita e di Fede che ci hai donato. Un maledetto incidente nel dicembre 1991 ti privò della tua preziosa libertà, relegandoti in carrozzina e con i tuoi bei occhi comunicavi con noi tutta la tua forza, la tua sapienza, la tua capacità di andare avanti nonostante le difficoltà del tuo stato di salute. Nonostante tutto eri felice e questo sentimento lo hai sempre trasmesso a tutti noi, accettando la tua condizione e le varie difficoltà che s’incontravano. Ti preoccupavi sempre di ognuno di noi, eri il primo a ricordarsi una data importante o una ricorrenza. Ci hai insegnato tanto con la tua forza. La musica era la tua passione ed in casa era sempre presente. Hai avuto sempre la tua famiglia vicino a te e soprattutto la cara Valentina, che è stata la tua ombra. Ora ci proteggerai dal Cielo assieme al nonno Tonino. Ci mancherai”.

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