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Cronaca

Parlamentari richiamati a Roma per la manovra da 25 miliardi: "Le istituzioni democratiche non si fermano"

Due parlamentari locali richiamati in fretta e furia a Roma per votare il provvedimento che autorizza il Governo allo sforamento del deficit

Due parlamentari locali richiamati in fretta e furia a Roma per votare il provvedimento che autorizza il Governo allo sforamento del deficit, così da mettere in campo misure straordinarie da 25 miliardi di euro. Sia Marco di Mario, deputato di Italia Viva, sia Carlo De Girolamo, deputato del Movimento 5 Stelle, mercoledì mattina si sono messi in viaggio alla volta del Parlamento.  

Lo hanno fatto sapere sulle loro pagine Facebook. Scrive per esempio Marco Di Maio: “Contrordine, devo tornare a Roma. Martedì sera è risultato positivo al test sul coronavirus un deputato, il collega Pedrazzini. Per questo motivo a tutti coloro che in Aula siedono intorno a lui e ai componenti della sua commissione (la Affari sociali) è impedito di raggiungere la Camera per le votazioni di mercoledì. Sono decisioni che richiedono l’obbligo della maggioranza assoluta in quanto si vota una variazione di bilancio assai rilevante (circa 7 miliardi di euro). Ciò impone alla Camera di richiamare a Roma anche parlamentari che inizialmente erano stati “lasciati a casa” per ragioni di sicurezza in quanto provenienti da zone a rischio più elevato”. 
Continua Di Maio: “Poco fa ho ricevuto la convocazione per Montecitorio: mi sono organizzato al volo e sono partito da casa (in auto, con mio babbo al volante) verso Roma. Ovviamente userò tutte le cautele previste per legge e le precauzioni del caso. È giusto così, le istituzioni democratiche e rappresentative non si possono e non si devono fermare: soprattutto nei momenti più difficili come quello che stiamo vivendo”.

Stessa convocazione per il pentastellato forlivese Carlo Ugo de Girolamo: “Sono in treno e sto per arrivare a Roma. Mercoledì pomeriggio ci troveremo a lavorare nell'Aula di Montecitorio a ranghi ridotti, solo 350 deputati, secondo l'accordo raggiunto in conferenza dei Capigruppo tra tutte le forze politiche per rispettare le misure di sicurezza e contrasto al Covid-19 (il numero rispetta la proporzionalità dei gruppi parlamentari, ndr). È soprattutto in giornate come questa, mentre transiti per stazioni deserte (bene così!), che capisci quanto essere un Parlamentare della Repubblica Italiana sia un onore immenso ma anche una responsabilità grandissima. Io sto bene e così ci ho tenuto particolarmente a dare la mia disponibilità al mio gruppo per raggiungere Roma, perché il voto di oggi è un voto troppo importante per il Paese, per il nostro territorio romagnolo, per la nostra gente, per chi aspetta dal Governo misure economiche importanti e far fronte così all'emergenza”.

Spiega il provvedimento De Girolamo: “Con il voto di mercoledì pomeriggio si approverà la Relazione che autorizza lo scostamento dagli obiettivi programmatici di bilancio, necessario affinché il Governo possa varare stanziamenti che arriveranno fino a 25 miliardi di euro, per aiutare famiglie, lavoratori, imprese, potenziare la sanità e gli operatori sanitari. Gli eroi, quelli veri: i medici, gli infermieri in corsia, le nostre Forze dell’Ordine, non certo chi si sposta quando non serve. Eroi a cui va tutta la nostra stima e il mio più grande ringraziamento. Quello di oggi è un voto indispensabile per fronteggiare economicamente l’emergenza che stiamo vivendo e per questo io voglio dare il mio umile contributo. Mai come questa volta premere quel bottone significherà 'abbracciare' l'intera Nazione e chi sta soffrendo in questo momento per colpa di un nemico invisibile, che sconfiggeremo! Dovrò allontanarmi da casa per servire ancora una volta il mio Paese, ma voi invece #restateacasa!”.

Restano a Forlì Jacopo Morrone, deputato della Lega, a casa indisposto, ma non per il Coronavirus. “Mali di stagione attaccati dai bambini piccoli, la prossima settimana sarò pienamente disponibile se servirà”, rimarca Morrone. Resta sul territorio anche Simona Vietina, deputata di Forza Italia e sindaco di Tredozio: “Dopo una caduta a Roma, che mi ha causato un’infrazione a un osso e la lesione di un legamento, sono sul territorio da circa un mese. Sono col tutore, ma non ferma a casa. Vado nel municipio dove sono sindaco, a Tredozio, informo la mia popolazione  dell’importanza di non spostarsi, abbiamo aperto il centro operativo in Comune e svolgo tutte le incombenze che hanno i sindaci in questa fase, dobbiamo proteggere le nostre comunità e per fortuna finora a Tredozio non abbiamo casi”.
 

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