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Cronaca

Patrick Zaki, la petizione per la cittadinanza italiana parla anche forlivese: tra i promotori lo scrittore Moreno Zoli

Il 16 giugno, in occasione del compleanno di Zaki, è uscito il libro di change.org che racconta le storie delle più importanti petizioni, tra cui c’è proprio quella in suo favore

Mansura, in Egitto, ospiterà la sesta udienza del processo a carico di Patrick Zaki, lo studente dell'università di Bologna che seppur a piede libero rischia sempre cinque anni di carcere con l'accusa di diffusione di notizie false ai danni del proprio Paese. Il 16 giugno, in occasione del compleanno di Zaki, è uscito il libro di change.org che racconta le storie delle più importanti petizioni, tra cui c’è proprio quella in suo favore. Chi l’ha scritta? Cinque amici che credono fortemente nella partecipazione dal basso, tra questi c’è il poeta Forlivese Moreno Zoli. Proprio lui, insieme ai cinque amici di "Station to Station", ha dato il via a questa avventura.

"E’ stata ed è tutt’ora una esperienza emozionante - racconta Zoli -. Essere fra le più importanti petizioni è un motivo di orgoglio enorme, unito anche ad una consapevolezza che le idee dal basso possono raggiungere vette inaspettate come in questo caso, ma essendo parte di una squadra unita e compatta come la nostra, lottando giorno dopo giorno senza pretendere nulla in cambio". Sono 312mila le firme raccolte in tutta Europa, grazie alle quali sono nate le mozioni al Senato e alla Camera poi approvate. Di conseguenza è nata poi la richiesta di Cittadinaza Europea.

"Abbiamo consegnato 270mila a Strasburgo al compianto presidente dell’Eurogruppo David Sassoli - ricorda Zoli -. Abbiamo incontrato gente comune, giovani, anziani che ci hanno sostenuto in maniera incredibile. Politici, giornalisti, artisti e personaggi dello spettacolo. Possiamo dire che esiste anche la politica “buona” e possiamo dire di averla toccata con mano". E il futuro? "Patrick è stato scarcerato, ma non è un cittadino libero - prosegue lo scrittore forlivese -. Non può volare, non può uscire dal suo paese e a breve ci sarà la prossima udienza. Ora tocca all’Italia".

Zaki è a piede libero dopo la scarcerazione disposta l'8 dicembre e arrivata al termine di 22 mesi di custodia cautelare, ma al momento non può tornare in Italia a causa del processo in corso per "diffusione di notizie false dentro e fuori il Paese" sulla base di un articolo del 2019 sui cristiani in Egitto perseguitati dall'Isis e discriminati da frange della società musulmana. Prosegue Zoli: "Con la concessione di cittadinanza italiana Patrick acquisirebbe anche quella Europea e con essa una serie di garanzie processuali, perché ne ricorrono i presupposti giuridici. Restare Restare inermi, avendo uno strumento che potrebbe fare una vera pressione significa essere complici. Ricordiamo infatti che manca solo la firma del Governo per concedere la cittadinanza, ci teniamo a ribadirlo". Zoli è un poeta e scrittore, è molto attivo nel sociale, donando anche i ricavi delle proprie opere in beneficenza. "Lottare per i diritti umani e battersi per le diseguaglianze credo sia un obbligo morale. Non so se la bellezza e l’arte salveranno il mondo, ma mi piace credere che provandoci le cose possano cambiare", conclude. 

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