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Cronaca Centro Storico / Via Oreste Regnoli

La città che non va, "ecco la tassa sul permesso della seconda auto residenti"

Spiega Pilotti: "Vorrei richiamare la vostra attenzione su una particolare questione "burocratica", che personalmente, trovo piuttosto ingiusta. Da tempo immemorabile, sono rassegnato all' ingiustissimo pagamento del permesso di sosta per la seconda auto"

La gestione della sosta per i residenti del centro storico non è corretta. E' la lamentela contenuta nella segnalazione giunta per l'iniziativa “La città che non va” da parte di Alessandro Pilotti. La segnalazione riguarda tutto il centro storico. Per inviare la tua segnalazione: redazione@romagnaoggi.it

PERMESSI SECONDA AUTO IN CENTRO

Spiega Pilotti: “Vorrei richiamare la vostra attenzione su una particolare questione "burocratica", che personalmente, trovo piuttosto ingiusta. Sono quasi 40 anni ormai, che sono residente in centro e per l''esattezza in via Giorgio Regnoli. Purtroppo, non sono il felice proprietario di un garage e da tempo immemorabile, sono rassegnato all' ingiustissimo pagamento del permesso di sosta per la seconda auto. Questa situazione, mi pone decisamente in una condizione di svantaggio rispetto ad un cittadino residente fuori dal centro, il quale e' libero di parcheggiare ogni mezzo di sua proprietà, di qualsiasi natura, per quanti essi siano, indipendentemente da ubicazione ed orari. Senza tanti giri di parole, risiedere in centro e' una colpa! E quale migliore espiazione dei propri peccati se non una contropartita di natura pecuniaria?”.

Continua Pilotti: “In questi giorni sono assiduamente impegnato con la burocrazia del P.R.A., ben spalleggiata da costi onerosi, fra passaggio di proprietà, assicurazione, bolli ed ogni tipo di tassa che gravita attorno al mondo delle automobili e che tutti noi tristemente ben conosciamo. Mi sto oltremodo preoccupando, di mettere a conoscenza l'ufficio preposto alla regolamentazione della variazione di mezzo, in modo da evitare accuratamente ogni forma di punizione monetaria.

Giusto un paio di giorni orsono, la giovane, gentile ed aggraziata voce di una impiegata del suddetto ufficio, durante una breve conversazione telefonica mi ha candidamente fatto notare che l'operazione di aggiornamento pratica mi sarebbe costata ben 5 euro”.

Quindi sbotta il residente del centro: “A questo punto mi sono letteralmente cadute le...speranze. Sempre tenendo a mente che siamo in tempi di crisi, sono perfettamente conscio del fatto che non sara' di certo questa cifra, pur se nettamente sproporzionata rispetto al dispendio di energie che essa provoca, a rivoluzionarmi la vita. Trattasi quindi soprattutto di una questione di principio. Mi e' stato oltremodo spiegato, che l'operazione descritta non richiede nemmeno la creazione di un nuovo pass, ma il solo semplice spostamento del vecchio. Vi vorrei fare pertanto notare, che per l'anno in corso Io ho gia' pagato, come faccio regolarmente da anni, mentre questi uffici se ne stanno ingiustamente approfittando”.

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