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Cronaca Centro Storico / Piazza Aurelio Saffi

Pestaggio mortale in piazza, il giudice: "E' omicidio volontario"

Il delitto di Savino Di Modugno fu omicidio volontario. E' quanto scrive il gip del tribunale di Forlì, Rita Chierici, che ha firmato un'ordinanza di custodia cautelare per Giovanni Falco, 37 anni, e Aldo Caliento, 36

Il delitto di Savino Di Modugno fu omicidio volontario. E' quanto scrive il gip del tribunale di Forlì, Rita Chierici, che ha firmato un'ordinanza di custodia cautelare per Giovanni Falco, 37 anni, e Aldo Caliento, 36, già in carcere ed accusati dal sostituto procuratore Marilù Gattelli di aver pestato la sera del 10 novembre il pugliese di 42 anni. Di Modugno morì il 25 novembre, dopo quindici giorni di coma. L'accusa da tentato omicidio è stata derubricata in omicidio volontario.

Le immagini del pestaggio



Il giudice ha evidenziato che i due indagati “dovevano punire Savino perchè secondo Caliento aveva fatto la spia ai poliziotti della sua attività di spaccio”. Secondo quanto ricostruito dall'accusa, Di Modugno venne colpito più volte al capo, al torace, alle gambe e alla braccia con calci e pugni e con un cartello stradale. Il pestaggio causò al 42enne “un trauma cranico ematoma subdurale acuto temporo perietale, trauma cranico al torace con frattura clavicola sinistra, trauma cranico che determinava un voluminoso ematoma causato dalla rottura dell'arteria meningea”.

Per il giudice Chierici Celiento e Falco devono “restare in carcere, perché pericolosi... e per questo non devono beneficiare nemmeno della sospensione condizionale della pena...”.

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