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Cronaca

"Quinte vegetali" e boschetti alle porte della città, il piano regolatore del Verde per il cambiamento climatico

Il Comune di Forlì provvede già a piantare tra i 4 e 5 i mila nuovi alberi all'anno, ora si fissano dei criteri ben precisi e inoltre lo studio andrà a integrarsi all'interno della pianificazione del nuovo Piano urbanistico generale della città

Una città sempre più “green”. Che punta alla riqualificazione del verde pubblico e privato, con l'obiettivo di contenere l'inquinamento atmosferico e ridurre le temperature dell'area urbana nei mesi estivi. Il Comune di Forlì ha presentato il suo Piano regolatore del verde, lo strumento che getta le linee guida per il futuro di parchi, viali, ma anche del paesaggio extraurbano. La giunta guidata dal sindaco Zattini è tra le prime amministrazioni in Italia (sono solo una decina in tutto al momento) ad aver recepito le indicazioni del ministero dell'Ambiente in tema di “Linee guida per la gestione del verde urbano”.

Oltre a portare a termine il censimento e a sviluppare il regolamento dei parchi, il programma prevede la progettazione di una cintura verde della città, che passa necessariamente dal potenziamento degli alberi lungo la viabilità principale (asse di arroccamento e tangenziale Est) dando una visione di quello che potrà essere lo sviluppo dei prossimi decenni. L'intenzione è poi quella di crescere il numero dei “boschetti” urbani, lo scorso anno ne sono stati sviluppati otto nuovi, con l'aumento della densità arborea e di quella arbustiva. Essendo verde non attrezzato, spiegano dal Comune, i costi di gestione saranno molto bassi, in quanto non saranno effettuati sfalci di erba e potature di alberi.

Viali alberati a fine vita, i monitoraggi del Comune

A presentare il piano l'assessore All'Ambiente Giuseppe Petetta, con al suo fianco il dirigente Cristian Ferrarini e il responsabile del settore manutenzione verde Gian Luca Laghi. Secondo l'assessore il piano presentato “va a definire gli indirizzi che andranno a modificare il territorio nel medio e lungo termine. Il Comune di Forlì provvede già a piantare tra i 4 e 5 i mila nuovi alberi all'anno, ora si fissano dei criteri ben precisi e inoltre lo studio andrà a integrarsi all'interno della pianificazione del nuovo Piano urbanistico generale della città”.

Il piano è stato condiviso con il Taaf (tavolo delle associazioni Ambientaliste di Forlì) e guarda con grande attenzione anche alla possibilità di intercettare fondi in arrivo dal PNRR. “L'intenzione non è solamente quella di captare fondi per progetti pubblici – aggiunge l'assessore Petetta -, ma anche per realizzare bandi ai quali poi potranno candidarsi anche i soggetti privati, anche per lo sviluppo della cintura verde”.

Il nuovo piano regolatore del verde pone poi attenzione anche alle aree extraurbane, in particolare il progetto prevede la crescita di nuove barriere (quinte vegetali) fra l'area urbana e l'asse autostradale. Saranno incentivati su terreni privati, senza espropri, i filari di vegetazione come una volta, a difesa dei fossi, coinvolgendo la libera partecipazione dei cittadini. In questo caso i filari di alberi andrebbero non solo ad assorbire gli eccessi di concimi e dei prodotti anti parassitari, ma soprattutto a valorizzare il paesaggio, lanciando il biglietto da visita di una città fortemente naturalizzata e ricca di vegetazioni al cospetto di chi percorre l'autostrada e gl ialtri assi di accesso alla città. In questo si lavora per captare anche i finanziamenti regionali.

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