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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Barcaccia, i Verdi chiedono la demolizione e un giardino. "Manteniamo 100 posti auto"

insieme con il giardino alberato realizzato nella parte dell'area verso Nord, che recupera idealmente il disegno degli orti del convento, e la sistemazione pedonale dell'area prospiciente il San Domenico, raccordandola con l'esistente, viene realizzato anche un parcheggio

I Verdi presentano il loro progetti per il rifacimento di piazza Guido Da Montefeltro. Critica il partito ecologista: “Le ripetute dichiarazioni alla stampa della amministrazione riguardanti il progetto di Piazza Guido da Montefeltro non tengono in alcun conto di quanto discusso in sede di costituzione della alleanza elettorale”. Ed ancora: “Come in un inaccettabile gioco dell'oca si torna sempre al punto di partenza e periodicamente ritorna la proposta di conservare quel mostro, in toto o in parte”.

Sempre i Verdi: “Perfino la giunta Masini, nell'ultimo consiglio comunale deliberò l'abbattimento totale di parcheggio e barcaccia. Anche l'Amministrazione Balzani prese l'impegno di demolire tutto, così era scritto nel programma, poi ci fu un incredibile voltafaccia e, cedendo alle pressioni della Fondazione , prima venne bandìto un improbabile progetto di parcheggio sotterraneo, poi si varò una proposta inaccettabile di mantenere la barcaccia, di seppellire il parcheggio sotto terra e di conservare il violento intervento che manomette una parte importante della città , altera la percezione della chiesa e del convento, invade le strade, mantiene in centro un pericoloso attrattore di traffico motorizzato. I Verdi hanno sostenuto Drei e sono entrati in coalizione perché si potesse ridiscutere della "riqualificazione della piazza Guido da Montefeltro " ma riproporre , pari pari l'esercitazione voluta dal precedente assessore all'urbanistica ci pare inaccettabile”.

“Noi Verdi non vorremmo che si riproponesse la storia dello scorso quinquennio, durante il quale sui temi ambientali e non solo e' stato evitato qualsiasi confronto con una forza politica che aveva sostenuto la coalizione . Per i Verdi la questione San Domenico e parcheggio con annessa Barcaccia, come e' noto, ha una rilevanza assoluta e tutti possono ricordare facilmente cosa dicemmo al momento della presentazione della lista a proposito della nostra partecipazione alla maggioranza. Si ricordera' che sosteniamo da tempo sia di avere una soluzione a livello progettuale che restituisce alla città la sua qualità senza pregiudicarne il futuro per decine e decine di anni, sia di avere elaborato un progetto la cui realizzabilità per fasi consente il mantenimento di un centinaio di posti di parcheggio, se non si ha il coraggio di eliminarli, sia di avere predisposto una valutazione economica dell'intervento che è del tutto compatibile con le previsioni di spesa del Comune, sia di avere individuato una ipotesi per non far rientrare l'intervento nel patto di stabilita'.”

Quindi ecco il progetto dei Verdi: insieme con il giardino alberato realizzato nella parte dell’area verso Nord, che recupera idealmente il disegno degli orti del convento, e la sistemazione pedonale dell’area prospiciente il San Domenico, raccordandola con l’esistente, viene realizzato anche un parcheggio, che i Verdi vorrebbero temporaneo, per 100 posti auto a raso verso via Andrelini. ( 96 sono gli attuali posti in seminterrato). Il parcheggio è una soluzione temporanea che non compromette future e più avanzate politiche di pedonalizzazione, che risponde, se non si è in grado di fare altro, alle dichiarate esigenze di oggi di posti auto, che costa poco e che potrà essere facilmente riconsiderata, rimossa e trasformata anch’essa in giardino in seguito, non appena saranno mature le condizioni. Abbiamo stimato che il costo del nostro progetto si aggiri sul milione e mezzo di euro. Per i motivi sopradetti presentiamo pubblicamente il nostro progetto : è una ipotesi percorribile e concreta e, nonostante tutto, restiamo fiduciosi in attesa di un confronto di merito”.

“Sul San Domenico, non sarà elegante dirlo, abbiamo avuto ragione. Oltre 30 anni fa abbiamo condotto in solitaria la battaglia per salvare il complesso conventuale dalla colata di cemento proposta con il progetto del teatro. Oggi i musei del San Domenico sono il fiore all'occhiello della città. Sappiamo di avere ragione quando manifestiamo con i picconi contro il parcheggio che sfregia il centro storico. Siamo sicuri che, come per la chiesa e il convento, la soluzione che proponiamo sarà la più apprezzata dalla città”.

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