Piazza Montefeltro, le associazioni passano all'azione: "Illegittimo mantenere la barcaccia"

Sabato le associazioni ambientaliste Italia Nostra e V.A.S (Verdi Ambiente e Società), insieme con numerosi cittadini e altri soggetti aventi titolo, hanno depositato al sindaco di Forlì, nel termine dei prescritti 60 giorni, un'osservazione al progetto di ristrutturazione di Piazza Guido da Montefeltro, approvato con delibera  a dicembre, chiedendone l'annullamento in sede di autotutela.  L’osservazione è stata inviata anche alla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le Province di Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini.

L’osservazione depositata segnala la “illegittimità degli atti approvati e qualora la Giunta anziché revocarli prosegua, approvando un progetto definitivo che preveda, in conformità con il progetto preliminare approvato, la conservazione di parcheggio coperto e “barcaccia”, essa è da intendersi come preavviso per le conseguenti iniziative sul piano giudiziale per farne dichiarare la nullità”, spiegano i rappresentanti delle associazioni.   

Gli esponenti ricordano come “per oltre 30 anni si sono battuti per il restauro del San Domenico e la sua trasformazione in un polo museale e per la demolizione del parcheggio Sacripanti e della cosiddetta “barcaccia” con il conseguente restauro urbano degli spazi liberi accanto al complesso monumentale.  Nella osservazione si conferma la condivisione del parere rilasciato dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici nel 2008 sul progetto di Piano Particolareggiato allora predisposto dal Comune, clamorosamente contraddetto dall’attuale progetto. L’osservazione mette in evidenza i profili di illegittimità degli atti approvati, la loro difformità con gli strumenti urbanistici attuativi vigenti, il contrasto insanabile con le prescrizioni della Soprintendenza e segnala i danni erariali che provocherebbe l’esecuzione del progetto preliminare approvato”.

“Con l’osservazione si è preso atto, dopo numerosi incontri, della impossibilità di continuare una discussione con quanti intendono mantenere, come dato immutabile, un progetto che pretende di conservare il parcheggio interrato e la barcaccia, realizzando costose opere di raccordo fra la parte che sarebbe trasformata a giardino e la colata di cemento che rimarrebbe in eterno, precludendo la vista della chiesa e del complesso monumentale, invadendo le strade e manomettendo una parte di centro storico”, concludono le associazioni.