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Cronaca

Picchiò e perseguitò l'amante, facoltoso imprenditore si salva per la prescrizione a 16 anni dal pestaggio

La prescrizione dei processi è al centro in questi giorni del dibattito politico sulla riforma della giustizia firmata dal ministro Cartabia. Anche ora rende vani molti processi

La prescrizione dei processi è al centro in questi giorni del dibattito politico sulla riforma della giustizia firmata dal ministro Cartabia. Avere a disposizione molto tempo per arrivare ad un giudizio allunga ancora di più i tempi dei procedimenti penali, rendendo così vano il diritto ad essere processati in tempi ragionevoli e di non trovarsi sulla graticola giudiziaria per decenni anche se poi giudicati innocenti, oppure introdurre tempi più brevi prima della 'tagliola' della prescrizione è un colpo di spugna, col rischio di avere colpevoli non puniti? Un dilemma che purtroppo si scontra con la realtà dei fatti, dove ad ora - prima quindi di qualsiasi riforma - non si riesce a chiudere un processo di secondo grado a 16 anni dal reato. Un esempio tra tanti è quello di un imprenditore forlivese di 77 anni che recentemente è stato prosciolto per intervenuta prescrizione dalla Corte d'Appello di Bologna, che si è trovata a giudicare su fatti avvenuti nel 2005.

All'epoca il facoltoso imprenditore si trovò arrestato per lesioni gravi e stalking nei confronti della sua amante che decise di interrompere la relazione, una donna oggi di 58 anni. Quel rifiuto lo portò, secondo le accuse, a provocarle ferite e lesioni, con fratture alle dita e lesioni in viso, avvenute in più occasioni, oltre alle minacce e all'accusa di porto di oggetti atti ad offendere per via di un coltello che aveva con sè. Dopo l'arresto, per questi reati nel 2009 era stato giudicato dal Tribunale di Forlì e condannato a 4 anni e 3 mesi di carcere, un giudizio tutto sommato veloce considerato che arrivava a quattro anni dagli episodi violenti. Ma la Corte d'Appello ha ripreso in mano il fascicolo per il secondo grado di giudizio oltre dieci anni dopo. Difeso dall'avvocato Giovanni Principato, i'imputato l'altro giorno è stato protagonista di una udienza lampo, il tempo appunto di dichiarare prescritto il reato e prosciogliere il 77enne. Non era presente la parte civile, a suo tempo liquidata con un accordo privato di risarcimento.

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