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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Pierdavide Carone canterà anche Lucio Dalla al festival Imaginaction: "La sua generosità era unica"

Vincitore a 22 anni del premio della critica al talent "Amici" di Maria De Filippi, Carone è sempre stato un grande fan di Lucio Dalla

Durante la serata d'apertura di Imaginaction, il festival del Videoclip, dedicata a Lucio Dalla, non poteva mancare Pierdavide Carone, il cantautore che nel 2012, poco prima della morte dell'artista bolognese, si è esibito insieme a lui al "Festival di Sanremo" con la canzone "Nanì". Vincitore a 22 anni del premio della critica al talent "Amici" di Maria De Filippi, Carone è sempre stato un grande fan di Lucio Dalla e appena ha potuto gli ha presentato le sue canzoni per poter collaborare con lui ed entrare nel suo gruppo di artisti. "E' stata un'esperienza molto importante per me - spiega Carone - sia dal punto di vista umano che professionale. La collaborazione con Lucio mi ha fatto crescere molto come artista e lui come uomo era veramente sensibile e intelligente. Uno dei cantautori migliori che, però, all'occasione era capace di dare spazio anche agli altri. In questo settore, a volte spietato, la sua generosità era unica".

L'apertura di Imaginaction è dedicata ai 40 anni dalla pubblicazione di quello splendido album che fu "Dalla" con una canzone più bella delle altre. Ne canterai qualcuna anche lei?
Beh penso di sì. Sicuramente porterò la mia ultima canzone "Forza e coraggio", ma durante la serata canterò anche una canzone tratta dall'album Dalla. Sarà molto emozionante.

Ci ricordiamo tutti la vostra apparizione a Sanremo. Lei, un giovane artista uscito da un talent. Lui, un mostro sacro della musica italiana. Era un'immagine molto tenera. Cosa le ha lasciato il rapporto di lavoro con Dalla?
La prima parola che mi viene in mente è consapevolezza. Sono cresciuto come persona e come artista. A proposito dell'apparizione a Sanremo è vero, lui si mosse sempre in punta di piedi: sapeva di essere Dalla e non voleva schiacciare la mia personalità. Un vero signore.

Come artista non si lascia trascinare dalle mode o dalle facili produzioni (i tipo tormentoni estivi), ma è sempre molto legato al sociale. Dopo "Caramelle" che parla di pedofilia, ora "Forza e coraggio" che è un inno post-covid...
Sì, mi lascio ispirare da quello che mi gira intorno. Non guardo cosa va di moda, scrivo e solo dopo mi accorgo che è alla moda. E' stato il caso di "Caramelle" e la felice collaborazione con Dear Jack, non è stata pensata a tavolino, è venuta così ed è venuta bene.

Proprio parlando di "Caramelle", il video è un videocartoon ed è strepitoso. E' piaciuto moltissimo. Che importanza hanno i video per lei? E quando pensa a una canzone pensa già anche al video?
No, non penso al video. Anzi, può capitare che arrivi un videomaker visionario che veda cose nella mia canzone che non vedevo nemmeno io... Per quanto riguarda "Caramelle" e "Nanì" li adoro entrambi perché sono video-cartoon. Hanno un modo di comunicare molto caldo e immediato, mi piacciono molto.

C'è qualcuno con cui da anni vorrebbe duettare?
No, perché penso che le cose devono anche succedere un po' così per caso. Però, devo dire la verità, mi piacerebbe duettare con una voce femminile o scrivere per un'artista donna. Penso che la sensibilità sia diversa e, pur convergendo con quella maschile, sarebbe una bella sfida. Chissà, forse la prossima. 

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