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Piscina in difficoltà, contributi extra e canone zero per 3 anni. La società: “Interventi buoni, ma non bastano per il caro-bollette”

Confronto in corso tra l’amministrazione comunale e la società di gestione dell’impianto per il rinnovo della concessione che scade il 31 marzo

Confronto in corso tra Comune e società di gestione della piscina comunale, a pochi giorni dalla scadenza del contratto fissata al 31 marzo. L’amministrazione comunale, con una determina, ha rivisto i termini dell’affidamento e prorogato di tre anni - fino al 31 marzo 2026 - la concessione alla società Piscinae SSD che gestisce la struttura comunale dal 2008. Nell’atto, che porta la data del 23 marzo, il Comune rinuncia all’incasso del canone - pari al 2% dei ricavi realizzati per ogni anno di gestione - per gli anni che vanno dal 2022 al 2026, fatte salve le verifiche sul bilancio consuntivo.

Una decisione, o per meglio dire, un doppio binario di interventi, a sostegno della società che ha subito i contraccolpi del Covid a cui sono seguiti quelli del caro bollette, particolarmente pesanti per un impianto energivoro come la piscina. La richiesta di proroga era arrivata dallo stesso gestore nel mese di aprile dello scorso anno, con l’obiettivo di riportare in equilibrio la situazione economica e finanziaria compromessa dalla pandemia, in linea con la legge 77 del 2020 sulle misure urgenti connesse all’emergenza Covid. 

Nell’autunno del 2022 i gestori si erano visti costretti a rivedere gli orari di frequenza per ridurre i consumi e contenere i costi delle bollette, più che raddoppiate. Una decisione sofferta che però ha evitato la chiusura dell’impianto, fino al ritorno alla normalità nel mese di febbraio.

Tra le azioni messe in campo dall’amministrazione, oltre alla rinuncia a incassare il canone relativo all’anno 2021 (pari a 14.629 euro), è previsto il versamento di un contributo straordinario di 41.685 euro, di cui 25mila di fondi comunali e 16.685 di fondi regionali. La quota che il Comune verserà alla società di gestione da qui al 2026 è divisa per annualità: 127.956 euro nel 2023, 169.275 nel 2024 e 2025 e 42.318 euro nel 2026. 

“Si tratta di interventi importanti ma non sufficienti a coprire i costi del caro-bolletta - precisa Gabriele Corzani, presidente di Around Sport e gestore dell’impianto di Forlì - che quest’inverno sono quintuplicati. Una situazione che non riguarda solo noi. Abbiamo affrontato molte problematiche nel periodo del Covid per restare aperti e garantire il servizio all’utenza, problematiche che si sono aggravate con l’impennata dei costi dell’energia. Stiamo valutando interventi per l’efficientamento energetico d’intesa con l’amministrazione, per ridurre i consumi, ma chiediamo un ulteriore sforzo perché siamo in seria difficoltà”.

Su questo terreno prosegue il dialogo tra Comune e società, come conferma il vicesindaco con delega allo Sport, Daniele Mezzacapo. “Sono in corso ragionamenti con la società -  dice Mezzacapo - proseguiamo nella fase di confronto”.

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