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Cronaca

Polemica sui bastoni estensibili e Tso, bagarre in consiglio: passa il regolamento con una lieve modifica

Si chiude tra le polemiche l'approvazione lunedì pomeriggio da parte del Consiglio comunale di Forlì delle modifiche al regolamento della Polizia locale

Tra bastoni estendibili e cuscini, inammissibilità degli emendamenti, difesa del corpo e consiglieri che escono dall'aula al momento del voto, si chiude tra le polemiche l'approvazione lunedì pomeriggio da parte del Consiglio comunale di Forlì delle modifiche al regolamento della Polizia locale. Già nei giorni scorsi, d'altronde, il clima si era scaldato dopo le affermazioni del vicesindaco Daniele Mezzacapo in commissione sul possibile utilizzo dei bastoni estendibili durante i tso, i trattamenti sanitari obbligatori per i malati di mente. Alle quali era seguita la presa di posizione, con tanto di petizione, di una settantina di professionisti del settore. Lo stesso Mezzacapo oggi si limita a una breve presentazione della delibera e, mentre gli animi si scaldano e il dibattito si protrae, interviene solo una volta per chiedere conto a Federico Morgagni di Forli e co di quanto gli attribuisce, "dichiarazioni infanganti che non ritengo di aver reso". Dopodichè si chiude nel silenzio e nel calderone delle polemiche della minoranza entra a fargli compagnia il vicesegretario del Comune e dirigente del corpo di Polizia locale Michele Pini. Infatti giudica inammissibile l'emendamento presentato da Partito democratico e Forlì e co per fare chiarezza in materia di tso dato che "esula dal contenuto", sentenzia. Facendo arrabbiare in particolare Giorgio Calderoni di Forlì e co: "È lei che esorbita dal suo ruolo, d'altronde non è facile ad averne due o tre", replica annunciando che non parteciperà al voto. Si tratta, aggiunge, di "un grave precedente". Come lui non votano Massimo Marchi di Italia Viva e anche, dai banchi dell'opposizione, Damiano Bartolini di Fratelli d'Italia.

Pini infatti definisce ammissibile, ma che "non aggiunge nulla", un altro emendamento, poi approvato, proposto da Centrodestra per Forlì. Con il consigliere Francesco Lasaponara a chiedergli di "farci fare politica. Il vicesindaco è stato attaccato e l'abbiamo difeso". Già, Mezzacapo. Tutto parte dalle sue dichiarazioni sul tso, per il quale in realtà, come da delibera approvata oggi con 23 voti favorevoli e quattro contrari, non si prevede il bastone estendibile ma solo i cuscini di protezione. Affermazioni "fuori dalla realtà" per il capogruppo dem Soufian Hafi Alemani, che contesta la decisioni di Pini sugli emendamenti, dettate, sostiene, da "opportunità politica più che tecnica". Il collega di Forlì e co Morgagni ha sentito "rispuntare" dalle parole del vicesindaco "la legge Giolitti del 1904 sulla malattia mentale" e sottolinea la necessità di puntare sul protocollo con l'Ausl e la formazione. L'emendamento non ammesso verrà risposto come delibera o come mozione, promette. La dem Loretta Prati riporta le parole "non valutate in modo approfondito" di Mezzacapo e mette in luce criticità di tipo contrattuale e nel rapporto con i sindacati all'interno del corpo, mentre la vicina di scranno Elisa Massa si chiede se ci siano situazioni critiche nei tso in città. "Polemica inutile" la definisce Marchi, non ravvisando nemmeno attacchi da parte della minoranza ai vigili. A "rassicurare i cittadini" prende parola il sindaco Gian Luca Zattini: "I vigili sono professionisti egregi e dai tso i riscontri sono più che positivi. Mentre per l'opposizione sembra un corpo allo sbando". Spesso, aggiunge, gli agenti lavorano in condizioni difficili, a loro va "massima fiducia e massimo ringraziamento".

Oggi "non si discute di bastoni", taglia corto il capogruppo della Lega Massimiliano Pompignoli, mentre al collega Albert Bentivogli sembra di stare al "festival della fantasia: si tratta di una messa a disposizione di strumenti, non si prevede da domani la loro adozione". precisa. Insomma, "si è montato un caso" con "aria fritta". A Lauro Biondi di Forza Italia non risultano tso volenti ed esiste, ricorda, un protocollo con l'Ausl. Senza tralasciare, tira le somme il dirigente Pini, "il comando non ha i bastoni e non prevede di acquistarli". (Agenzia Dire)

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