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Cronaca

La Polizia Municipale diventa "social" e sbarca su Facebook

La Polizia Municipale dell'Unione dei Comuni della Romagna Forlivese diventa più “social” e sbarca su Facebook

"Sirio è attivo o spento?". "Era un autovelox?". Interrogativi ormai quotidiani, che possono trovare risposte anche sul web. La Polizia Municipale dell'Unione dei Comuni della Romagna Forlivese diventa più “social” e sbarca su Facebook. E' di questi giorni l'apertura di una pagina gestita dal comando di via Punta di Ferro per rapportarsi più direttamente e con maggiore immediatezza con cittadini e turisti, diffondendo informazioni di servizio. "L'uso dei social network da parte di un Corpo di Polizia ha l'ambizione di migliorare le modalità di comunicazione istituzionali e di rendere disponibili al maggior numero di persone possibile, in modo semplice, rapido e gratuito, informazioni sicure e comunicazioni di interesse generale", commenta il vice comandante operativo, Andrea Gualtieri.

Potenzialità

"Si tratta - prosegue Gualtieri - di uno strumento comunicativo dalle grandi potenzialità che vorremmo poter far crescere con la collaborazione ed il sostegno di tutti, per rendere più facile e sicura la vita nel territorio. E' vocato alla trasparenza e cercheremo di presidiarlo al meglio che possiamo, comunicando costantemente ed informando i cittadini ad esempio su modifiche alla viabilità, anche con note tecniche, o manifestazioni che interesseranno non solo Forlì, ma anche i Comuni dell'Unione. Lo scopo è quello di creare meno disagi possibili all'utenza. Per noi è una sfida che affrontiamo con entusiasmo e voglia di far bene". Gualtieri ha tenuto a sottolineare che il servizio non sostiuirà i tradizionali canali comunicativi, come il telefono, le e-mail, la corrispondenza più tradizionale o il colloquio de visu nei nostri uffici. "Quello di Facebook è un servizio integrativo", ha precisato.

Il servizio

La pagina sarà curata da un team di quattro persone, coordinate dall'ispettore superiore Ugo Sergio Auteri. Saranno postati anche contenuti anche "freddi", come informative su eventuali modifiche al codice della strada e contravvenzioni, ma anche campagne dal carattere sociale e di sensibilizzazione. "Vogliamo sfruttare le potenzialità dei social - commenta Auteri -, perchè si tratta di uno strumento che arriva in tempo reale ed ovunque grazie all'uso capillare di smartphone e tablet. Nel caso del fortunale del 10 agosto sarebbe stato utilissimo".

C'è un regolamento interno sul tipo di contenuto da fornire: "Inseriremo anche informazioni relative alle novità legislative per "spegnere le voci da bar". L'obiettivo è dare informazioni precise, corrette e puntuali". La pagina, aperta da 48 ore, presenta informazioni circa i presidi di Polizia Municipale dell'Unione dei Comuni della Romagna Forlivese (contatti telefonici, orari d'apertura e localizzazione), ma anche le prime informative relative a modifiche alle viabilità per lavori e manifestazioni. Comprende anche un tasto per contattare la centrale operativa ("un'intergazione in caso d'emergenza").

"Leoni da tastiera"

Ci sarà anche un occhio di riguardo verso i cosidetti "leoni da tastiera": "Siamo aperti alle critiche e ai consigli - commentano Gualtieri e Auteri -, ma non a parolacce o diffamazioni che possono esser perseguibili penalmente. Comunque il sistema prevede un filtraggio".

Piattaforma Rilfedeur

Il servizio non prevede un "botta e risposta" con gli internauti, salvo casi eccezionali. E non si sostituirà alla piattorma Rilfedeur (RILevazione dei FEnomeni di DEgrado URbano), già a disposizione degli utenti: "E' un servizio che assicura in tempi certi una risposta al cittadino - chiarisce Gualtieri -. Sono state trattate 688 segnalazioni, 160 delle quali riguardandi il centro storico. Sono stati segnalati casi di degrado fisico e sociale, ma anche problematiche riguardandi le strade. In media vengono trattate in 22 giorni ed archiviati in 26 giorni. Ci sono anche casi che richiedono più tempo per esser risolte". Quello di Forlì non è il primo caso di interazione sul web tra Municipale e cittadini. In Romagna ad esempio è già in uso a Cesenatico, Savignano, Bagno di Romagna o Riccione con ottimi risultati. Ma certamente è uno dei pochi casi nei quali vengono interessati più Comuni, in questo caso quindici. E in futuro ci sarà anche un'integrazione verso altri sistemi social.

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