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Cronaca

Polo commerciale di via Bertini, M5S: "Un danno al tessuto economico, rinviare la decisione"

"L’attuale amministrazione di centrodestra continua a confermare anche alcuni fra i progetti più disastrosi della precedente giunta, e, in alcuni casi come questo, riesce addirittura a peggiorarli"

"L’attuale amministrazione di centrodestra si dimostra ancora una volta in perfetta continuità con la precedente giunta di Centrosinistra, non solo ha confermato tutti i dirigenti dell’epoca Pd, ma continua a confermare anche alcuni fra i progetti più disastrosi della precedente giunta, e, in alcuni casi come questo, riesce addirittura a peggiorarli". E' con queste parole che Daniele Vergini e Simone Benini, consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle di Forlì, respingono il progetto di variante urbanistica del polo commerciale tra via Bertini, via Balzella e via Correcchio. Le associazioni dei commerciati Confcommercio e Confesercenti, da parte loro, hanno chiesto al Consiglio comunale di bocciare la delibera. per i due consiglieri pentastellati si tratta di “un danno per il tessuto economico locale" e per questo choedono "il rinvio della decisione per ponderare meglio la scelta”.

Ed ancora: "Nel 2016/2017 noi del Movimento 5 Stelle fummo l'unica forza politica presente in consiglio a contestare e opporsi fermamente alla variante al Piano del Commercio che diede il via libera ad una insensata proliferazione di medio-grandi strutture di vendita, fu una forzatura incoerente come certificato all’epoca dalle associazioni di categoria e in particolare da Confesercenti. Troppe nuove potenziali strutture di vendita e troppo vicine fra loro senza nemmeno uno studio sugli impatti sul traffico che i grandi centri commerciali, soprattutto alimentari, inevitabilmente generano. E non dimentichiamo che l’esperienza insegna come queste grandi strutture siano terreno fertile solo per gli interessi delle multinazionali e delle grandi catene di franchising, sposteranno quindi la ricchezza del tessuto economico locale fuori da Forlì, con buona pace dei piccoli commercianti del territorio già in estrema difficoltà e di tutto l’indotto. Inoltre l’inevitabile concorrenza fra questi grandi centri commerciali in numero eccessivo e tutti molto vicini, non potrà che generare il flop di alcuni di essi come successe per i Portici, con le conseguenti problematiche di lavoratori licenziati, ma anche di abbandono e degrado di vaste aree inutilmente cementificate".

Quindi sulla variante al vaglio del prossimo consiglio comunale: "Cosa comporta la nuova variante appena proposta? Cerchiamo di spiegarlo anche ai meno esperti: sostanzialmente si mette in atto una “cosmesi urbanistica”, mentre a livello comunicativo si sbandiera una riduzione da 10.000 a 8.500 metri quadri di superficie di vendita complessiva, sotto sotto si omette di evidenziare l’insensata autorizzazione di una grande superficie di vendita di tipo alimentare da 2.500 metri quadri che è quella che genera più traffico veicolare, ma soprattutto un maggior vantaggio economico per i proprietari (ben 10 milioni di euro di volume d’affari annui in più secondo Confesercenti e Ascom). E per cosa “baratta” questo vantaggio l’Amministrazione? Per una rotonda, delle fognature e qualche alberello piantato nemmeno lì, ma altrove. Per tutti questi motivi abbiamo chiesto in commissione di rinviare questa delibera e ponderare meglio tutti i fattori in campo, il M5S di certo non potrà mai avallare operazioni del genere! Se invece si continuerà su questa linea l’attuale amministrazione di Centrodestra dimostrerà la stessa manifesta incapacità di pianificare lo sviluppo della città dimostrata dalla giunta Pd che li ha preceduti".

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