rotate-mobile
Cronaca

Parco commerciale al casello, Legacoop: "Centro vocato a ristorazione e servizi, pronti a dare un contributo"

Legacoop Romagna riconosce “la necessità di un progetto di rilancio condiviso per il centro storico, a cui siamo pronti a dare il nostro contributo”

Legacoop Romagna riconosce “la necessità di un progetto di rilancio condiviso per il centro storico, a cui siamo pronti a dare il nostro contributo”: è la presa di posizione della centrale cooperativa a cui è associata Cia-Conad, vale a dire il colosso della distribuzione alimentare, il cui braccio immobiliare - la Forlì Nord - sta realizzando il grande parco commerciale da mesi in costruzione nell'area tra il casello dell'A14 e il centro commerciale Puntadiferro. 

Un'area vocata, dalla programmazione urbanistica risalente a 15-20 anni fa, alle grandi superfici commerciali di vendita. “Ricordiamo che il centro storico, in quella visione, avrebbe dovuto rappresentare il cuore della prossimità, del commercio specializzato e dei servizi, da sostenere con eventi e apposite iniziative. Quando si decise di aumentare il numero delle aree commerciali tutta quella strategia fu posta in discussione”, aggiunge la nota di Legacoop. E per il centro storico propone di puntare “sempre di più su ristorazione e servizi”

Il comunicato di Legacoop Romagna segna, inoltre, anche un cambio di indirizzo più generale della centrale cooperativa, che da poco ha visto l'arrivo di Paolo Lucchi, ex sindaco di Cesena, alla presidenza.

Il progetto: 7 edifici per il commercio in grande

Solo ora si è riacceso il dibattito, con le prese di posizione delle associazioni dei commercianti Confcommercio e Confesercenti, nonché degli ambientalisti, sebbene la realizzazione del polo commerciale già partita più di un anno fa, ben visibile da chiunque transiti da un punto assai frequentato come il casello autostradale.  Ci saranno 7 edifici tutti destinati all'attività commerciale, e in un caso a pubblico esercizio (quindi un ristorante). Dal punto di vista della vendita, ci sarà una superficie circa pari a quella dello stesso 'Puntadiferro', circa 24mila metri quadri di superfici di vendita, a cui si aggiungono quelli dell'edificio del Globo, già realizzato, in una cui ala sta per nascere un altro ristorante, in questo caso di sushi.

Gli interventi in corso riguardano tre comparti per un totale di superficie lorda di 170mila metri quadri, compresi tra via Pellegrino Artusi, la rotonda del casello dell'autostrada, via Gordini e la parte nord del 'Puntadiferro'. Sono previsti negozi di varie metrature, da alcune (poche) più piccole da 250 metri quadri, via via a crescere fino a 2.500 metri quadri di superficie di vendita massima. Nessuno dei circa 20 negozi previsti è destinato all'alimentare, ma ci sarà abbigliamento, fai da te, arredi per la casa. Solo le opere pubbliche di urbanizzazione ammontano a 3,5 milioni di euro di valore di lavori.

Legacoop: “Per il centro puntare su ristorazione e servizi”

E nel dibattito che è tornato a divampare sul commercio, sulle scelte urbanistiche relative alle nuove superfici di vendita e sul parco commerciale di Pieve Acquedotto, Legacoop rivendica che “grazie allo sviluppo nell’area del Puntadiferro, Forlì sia diventata una città attrattiva per lo shopping”. L'iper è stato aperto  quasi 12 anni fa, il 7 aprile 2011, ricordando che “la nascita della nuova area commerciale è frutto di un percorso molto lungo”. E spiega: “Quando, più di quindici anni fa, il Piano territoriale di coordinamento provinciale (PTCP) individuò nella zona di Pieveacquedotto il luogo in cui concentrare le attività commerciali, l’obiettivo era chiaro: creare un polo vicino al casello autostradale che fosse in grado di competere con i territori vicini — Savignano, Rimini, Ravenna, Imola — verso i quali avveniva la migrazione periodica dei forlivesi per lo shopping. Questo è avvenuto, e oggi sappiamo che Forlì è scelta come luogo del commercio da moltissimi romagnoli”.

La nuova sfida, rispetto ad allora, è “il continuo mutamento delle condizioni di mercato, dopo il consolidamento dell’e-commerce. Occorre tenere presente che le abitudini del consumatore sono completamente cambiate: oggi il rivale per quasi tutte le categorie merceologiche è l’e-commerce, come conferma il continuo viavai di corrieri per le strade e gli uffici. Il primo contatto avviene quasi sempre online e, se vogliamo che l’acquisto si concretizzi in negozio, servono spazi adeguati in cui calamitare e trattenere il pubblico”.

Ed ancora: “Gli elementi per cui Forlì è attrattiva vanno preservati e potenziati, ma il mercato è il contesto imprescindibile con cui tutti gli imprenditori devono confrontarsi”. Per questo, conclude Legacoop “gli investimenti di denaro pubblico per portare visitatori nel centro storico vanno mantenuti, ma devono essere inquadrati sempre di più all’interno di una strategia complessiva di rilancio, in grado di adeguarsi alle nuove abitudini e tendenze delle famiglie, ad esempio puntando sempre di più su ristorazione e servizi”.

Ed infine: “Le sfide collegate alle nuove modalità di consumo potranno essere affrontate al meglio se tutta la città, compresi i suoi attori economici, accoglierà un progetto condiviso che prenda in considerazione anche la qualificazione dell’offerta in chiave turistica”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Parco commerciale al casello, Legacoop: "Centro vocato a ristorazione e servizi, pronti a dare un contributo"

ForlìToday è in caricamento