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Cronaca

Polo tecnologico aeronautico: in arrivo un convitto per gli studenti

Il testo del protocollo di intenti è già stato approvato con delibera della Giunta Provinciale ed è in corso l'approvazione nei consigli degli altri soggetti firmatari

Dare nuovo impulso allo sviluppo del Polo Tecnologico Aeronautico (PTA), l’agglomerato di istituzioni di ricerca e formazione che gravitano intorno all’aeroporto di Forlì, mettendo in rete le realtà operative di eccellenza già esistenti e fissando quattro assi specifici per il futuro sviluppo. E’ questo lo scopo del Documento di indirizzo per una convergenza di azioni, presentato giovedì.

Il testo del protocollo di intenti è già stato approvato con delibera della Giunta Provinciale ed è in corso l’approvazione nei consigli degli altri soggetti firmatari, al fine di giungere rapidamente alla firma congiunta. Gli attori territoriali coinvolti sono la Provincia di Forlì-Cesena, il Comune di Forlì, la Camera di commercio, ISAERS, ITAER, Università di Bologna - CIRI Aeronautica (Centro interdipartimentale di ricerca industriale), Università di Bologna – Corso di studi in Ingegneria Aerospaziale, Enav e Serinar.
 
Il PTA di Forlì è una realtà unica in Italia, formato dall’ITAER (Istituto Tecnico Aeronautico, ora Istituto per la Logistica e i Trasporti nella nuova definizione ministeriale) con circa 540 iscritti; dalla Facoltà di ingegneria Aerospaziale, con circa 650 iscritti; da Enav Academy con 667 allievi transitati nel 2011 (anche da Cina, Ucraina, Libia e Albania) e 205.000 ore di formazione; scuole di volo e Isaers, che dispone di un sofisticato simulatore di volo, mediamente utilizzato per 800-1.000 ore di formazione/anno.
 
Spiega il vice-presidente della Provincia Guglielmo Russo : “Scopo del documento di indirizzo è di rafforzare l’identità del polo formativo di eccellenza forlivese, ma soprattutto mettere in rete formazione, ricerca, lavoro e imprese. Il PTA si deve confermare come uno degli obiettivi di sviluppo di questo territorio, diventando centrale anche per la costituenda Provincia della Romagna e nei programmi formativi dell’Emilia-Romagna, che già con il Tecnopolo riconosce la specificità formativa in campo aeronautico di Forlì. E’ bene chiarire, inoltre, che non si parla di una realtà futuribile, ma di una realtà già esistente che necessità di un’ulteriore messa in rete e impulso ”.
 
Gli obiettivi fissati dal Documento di indirizzo per una convergenza di azioni sono essenzialmente quattro. Il primo è di rafforzare e diversificare le figure formate: attualmente nel PTA di Forlì vengono preparati piloti, assistenti al volo, ingegneri meccanici, ingegneri aerospaziali e tecnici superiori della logistica. Il mercato richiede, tuttavia, anche altre figure professionali certificate, in particolare il tecnico manutentore aeronautico. La seconda azione mira ad organizzare condizioni favorevoli per l’insediamento di imprese e per l’applicazione industriale della ricerca aeronautica, un cosiddetto “cluster aeronautico” attratto dalla concentrazione di know-how presente a Forlì.

La terza linea di azione riguarda le infrastrutture: pur in un quadro di scarsità delle risorse viene ribadita la centralità della realizzazione di un convitto per gli studenti dell’ITAER (l’istituto è uno dei tre statali presenti in Italia e l’unico del Nord Italia, essendo una scuola superiore accoglie studenti in gran parte minorenni). Infine, il quarto obiettivo è l’incremento degli scambi internazionali, in particolare con altri avanzati distretti aeronautici, come quello dell’Aquitania, in Francia.
 
Ha precisato, infine, Russo: “Il Polo Tecnologico Aeronautico ha una sua specificità, è una realtà di eccellenza già esistente che indubbiamente è rafforzata dalla presenza di un aeroporto con voli commerciali, e da questa non prescinde. Per questo può rappresentare un significativo valore anche nell’attuale procedura di  privatizzazione della gestione con l’attuale bando in scadenza a dicembre. E’ tuttavia un progetto che ha anche un percorso parallelo ed autonomo, da sostenere per il suo valore formativo e per l’eccellenza che già si è costituita nella città di Forlì”.
 

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