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Cronaca

Pompignoli (Lega): "Perché Forlì esclusa dai grandi punti vaccini segnalati dalle Ausl?"

In una interrogazione, a risposta orale alla commissione Politiche per la salute e politiche sociali, i consiglieri della Lega Massimiliano Pompignoli (primo firmatario) Andrea Liverani e Daniele Marchetti, sottolineano la “enorme perplessità"

Chiedono di sapere se la Regione “intenda comunicare con chiarezza la pianificazione sanitaria rispetto alla campagna di vaccinazione anticovid, stante il grave ritardo nella somministrazione e il numero dei vaccinati nettamente inferiore a quanto prospettato” e “perché Forlì è stata esclusa dai punti nevralgici segnalati dalle aziende sanitarie per la somministrazione dei vaccini”.

In una interrogazione, a risposta orale alla commissione Politiche per la salute e politiche sociali, i consiglieri della Lega Massimiliano Pompignoli (primo firmatario) Andrea Liverani e Daniele Marchetti, sottolineano la “enorme perplessità in merito alla programmazione e pianificazione sull’approvvigionamento dei vaccini e sulla loro somministrazione”. Inoltre, i consiglieri leghisti hanno già chiesto un incontro all’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, anche al fine di comprendere “i motivi per cui Forlì sia stata esclusa dai punti segnalati” dalle Ausl per la somministrazione dei vaccini.

Mentre a Ravenna, Rimini e Cesena l'Ausl ha spiegato di aver istituito 3 grandi centri di vaccinazione nelle rispettive fiere o palazzetti, a Forlì le vaccinazioni vengono eseguite da domenica, ma in ambulatori nell'ospedale, come negli altri tre ospedali, ma in questo caso i vaccini vengono diretti al personale sanitario. Il 27 dicembre scorso, in occasione del "Vaccine Day" l'Ausl ha spiegato di aver già previsto un grande punto di vaccinazione a Forlì , in presenza del sindaco Gian Luca Zattini.

Pompignoli, Liverani e Marchetti ricordano che Donini e il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, avevano pianificato una prima fase con 100mila vaccinazioni e il 17 dicembre l’Emilia-Romagna si era detta “pronta per il vaccino anticovid e che erano in arrivo 183mila dosi per i primi beneficiari”. I tre consiglieri del Carroccio, inoltre, nell’interrogazione, evidenziano come al 2 gennaio, “secondo fonti ufficiali, i vaccinati sono 5.443 e dal 4 gennaio dovrebbero essere somministrate 50 mila vaccinazioni a settimana, con la definizione puntuale delle somministrazioni eseguite in ogni provincia”. Inoltre, nell’interrogazione viene affermato che “il numero dei vaccinati risulta essere notevolmente inferiore rispetto a quello prospettato il 17 dicembre; fino a marzo, saranno vaccinati esclusivamente gli operatori della sanità e personale e degenti delle strutture residenziali per anziani”. Gli altri cittadini, concludono Pompignoli, Liverani e Marchetti, dovranno “dunque aspettare almeno altri tre mesi”.

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