Ponte delle ferrovia ancora ostruito dai tronchi, a tre mesi dall'alluvione. Rfi: "Interverremo a breve"
E' stato segnalato a più riprese dai cittadini colpiti dall'alluvione come uno dei punti di maggiore criticità: si tratta del ponte ferroviario sul fiume Montone nel tratto Forlì-Faenza
E' stato segnalato a più riprese dai cittadini colpiti dall'alluvione come uno dei punti di maggiore criticità: si tratta del ponte ferroviario sul fiume Montone nel tratto Forlì-Faenza. Reputato troppo basso e con una sezione di deflusso dell'acqua troppo piccola, sull'area del ponte da tempo è allo studio un progetto per allargare le arginature prima e dopo la struttura ferroviaria. Ma attualmente a fare paura è la mancata rimozione dei detriti, ad oltre tre mesi dall'alluvione.
Alla base del pilone centrale del ponte, a tre campate (ma una è completamente invasa dalla vegetazione) permane un alto sbarramento fatto di tronchi e detriti. I rami restano incastrati tuttora anche nelle solette della sommità del ponte. Tanto che sono stati esposti anche dei cartelli di protesta lungo il sentiero fluviale che porta da via Isonzo a tale ponte, ironizzando che è stata di fatto eretta un'altra diga, dopo quella di Ridracoli.
Rfi, che si occupa delle infrastrutture ferroviarie, fa sapere di essere a conoscenza del problema, su cui interverrà, con la rimozione dei tronchi a sbarramento sotto il ponte nella prima settimana di settembre. “Rfi sta già intervenendo seguendo un ordine di priorità, a Forlì sono tuttora in corso interventi nella zona di via Pelacano – fa sapere l'ufficio stampa delle Ferrovie -. L'intervento sul ponte è già previsto e sarà eseguito nella prima settimana di settembre”.